ItaliaOggi, 21 febbraio 2017
Diritto & Rovescio
Snobbato dalla grande stampa, che non lo ha degnato di alcuna presentazione, ma plebiscitato da pubblico che, informandosi altrove (cioè sul web), sta riempiendo le sale, ha debuttato in Italia uno straordinario film di animazione francese: Ballerina. Questo film rappresenta un passaggio rilevante nella storia della cinematografia perché, per la prima volta, un lungometraggio di animazione europeo tiene testa (e, in alcune parti, supera) alle produzioni di Disney e di Pixar. Il cinema di animazione di questo tipo è espressione del livello delle conoscenze di un paese perché esige, oltre a investimenti significativi, anche eccezionali conoscenze digitali. L’Italia è tagliata fuori da questo settore (che poi significa anche videogiochi di eccellenza; un business pazzesco), non perché manchiamo di talenti. Ad esempio, c’è una scuola napoletana di eccellenza. Ma non siamo presenti solo perché la Rai non è mai voluto entrare in questo settore preferendo assopire generazioni di italiani con melensaggini Usa di bassa lega.