Corriere della Sera, 18 febbraio 2017
I continenti sono sette? Gli scienziati «scoprono» la Zealandia
Gli editori si preparino a cambiare i libri di geografia: i continenti sono sette e non sei come abbiamo studiato a scuola. A Eurasia, Africa, America del Nord, America del Sud, Oceania e Antartide bisogna aggiungere il nuovo arrivato: Zealandia, quasi 5 milioni di chilometri quadrati sommersi al 94% di cui conosciamo solo una piccolissima parte, la Nuova Zelanda. Ne è sicuro il geologo neozelandese Nick Mortimer che, insieme con il suo team, ha pubblicato uno studio su Gsa Today, la rivista della Geological Society of America.
Ma un continente non è un vasto complesso di terra emersa? Mortimer e la sua squadra sostengono che i criteri sono altri: un’area ben definita che è più elevata di quella circostante con una crosta terrestre più spessa di quella del fondo dell’oceano e una geologia particolare. Mappe satellitari e batimetriche dimostrano come Zealandia sia un unico pezzo continuo di crosta terrestre, separato dall’Australia.
«Il valore scientifico di questa classificazione non è certo quello di aggiungere un nome alla lista – hanno spiegato i ricercatori – ma di riconoscere che un continente può essere sommerso senza essere frammentato». Erano più di venti anni che gli scienziati cercavano di dimostrare l’esistenza di Zealandia. Tuttavia quella di Mortimer sembra una vittoria di Pirro. Non esiste, infatti, un istituto scientifico che riconosca formalmente i continenti, tanto che già oggi i sistemi di suddivisione sono diversi. Nei Paesi anglosassoni e in Cina, per esempio, si adotta il modello a sette continenti. Zealandia, in questo caso, sarebbe l’ottavo. Il dibattito non finisce qui.