Corriere della Sera, 17 febbraio 2017
Il Salva risparmio è legge, così i rimborsi. Lo Stato ora può entrare in Mps e venete
ROMA «Un passo avanti per garantire più sicurezza economica a famiglie e imprese». Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, commenta così l’approvazione definitiva della legge «Salva risparmio», passata ieri alla Camera con 246 voti favorevoli, 147 contrari e 22 astenuti. La legge consente l’intervento precauzionale dello Stato nel capitale delle banche solventi, ma in difficoltà a reperire nuove risorse sul mercato, come il Monte dei Paschi di Siena e forse le popolari venete, e interviene sui rimborsi agli obbligazionisti subordinati, anche delle quattro banche in risoluzione.
Questi ultimi potranno richiedere il rimborso forfettario fino al prossimo 31 maggio. Il ristoro è esteso ai coniugi, ai conviventi more uxorio e ai parenti di secondo grado di chi ha effettuato l’acquisto. Nuove regole anche per gli obbligazionisti subordinati delle banche che chiederanno l’aiuto dello Stato. Nel caso del Monte dei Paschi, il Tesoro riacquisterà le azioni che riceveranno dopo la conversione obbligatoria dei bond, girando loro obbligazioni standard. Non potrà beneficiare del riacquisto, però, chi ha comperato le obbligazioni dopo il primo gennaio 2016, data di entrata in vigore della direttiva Ue sul bail-in. E i rimborsi non potranno superare il prezzo di acquisto delle obbligazioni.
La legge stabilisce che per determinare il valore delle nuove azioni da attribuire agli obbligazionisti si usi la media dei prezzi dell’ultimo mese in Borsa o, in caso di sospensione dalle contrattazioni, il prezzo calcolato in base alla consistenza patrimoniale. Il Tesoro, al momento del suo ingresso potrà chiedere la rimozione degli amministratori e fissare un tetto agli stipendi.
La proposta del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, di pubblicare la lista dei maggiori debitori insolventi delle banche in crisi è saltata, mentre è passato il piano per l’educazione finanziaria.
Ieri sera, intanto, si è appreso che Gentiloni ha firmato il dpcm che dà attuazione al bonus da mille euro annui per gli asili nido.