Corriere della Sera, 17 febbraio 2017
Dai viali di periferia ai giardini privati ce ne sono centinaia (e pochi le notano)
La più vecchia ha 56 anni e fa la sua parte nel discreto filare di via Ampère, dove ogni giorno transitano orde di studenti del vicino Politecnico. La più alta raggiunge i 13 metri, vive in via Zubiani e contribuisce a rallegrare la vista dalle finestre di quel lato dell’ospedale Niguarda. La più massiccia vanta 54 centimetri di diametro (ma anche 11 metri di altezza) e si mimetizza nel verde della periferia sud-est che si protende verso l’aeroporto di Linate. Le palme a Milano non sono arrivate ieri: ci sono da tempo e si trovano sparse in tutto il territorio cittadino. Secondo l’ultimo censimento della Divisione parchi e giardini del Comune, quelle pubbliche sono 131 e si trovano in tutte e nove le municipalità in cui è suddiviso il territorio milanese. Quella più diffusa è la chamaerops humilis, una specie tipica della macchia mediterranea conosciuta anche come palma di San Pietro o palma nana, presente anche nella variante excels a, dai lunghi piccioli e dalle foglie a ventaglio. Ma i milanesi, magari senza saperlo, posano spesso lo sguardo anche su decine di esemplari di trachycarpus fortunei ( o «palma cinese»), su qualche phoenix sylvestris, cioè la classica palma silvestre che adorna i lungomare della vicina Liguria, e su almeno una cycas revoluta, originaria del Giappone ma a suo agio anche in via Palmanova. E poi ci sono le palme private, che impreziosiscono giardini e terrazze invisibili ai più. Impossibile quantificarle, ma vivai e giardinieri specializzati assicurano che si tratta di piante che a Milano «si vendono bene». Il costo? Da un minimo di 250- euro a un massimo di 600. Le varianti che possono aumentare il prezzo sono tante: peso, provenienza e altezza del terrazzo in cui deve essere piantumata. Dopodiché le palme non richiedono molto lavoro. Terra sufficiente, acqua quanto basta e pulizia del fogliame. Ma per i frutti è bene che i milanesi continuino a rivolgersi ai fruttivendoli.