Corriere della Sera, 16 febbraio 2017
Il sorpasso dell’India: ha il record di crescita di morti per smog
Dopo il sorpasso (invidiabile) sul tasso di crescita, quello (meno lusinghiero) sull’aumento dello smog. L’India ha superato la Cina per l’inquinamento dell’aria e sta diventando il Paese dove si muore di più al mondo per quello che si respira. Un milione e 90 mila le vittime stimate in un anno, secondo il rapporto State of Global air appena pubblicato da due enti americani, l’Health Effects Institute e l’Ihme. Oltre metà dei morti per smog del mondo avviene nelle due potenze asiatiche: 2,2 milioni, distribuiti egualmente tra i due Paesi. In termini assoluti dunque poca differenza, ma se guardiamo tendenze e percentuali le cose cambiano: in Cina il fenomeno dal 2010 si è stabilizzato mentre in India si sono registrati i più alti livelli di crescita di veleni nell’aria e i morti per smog sono aumentati più del 50% in 25 anni. Pechino da anni ha varato misure importanti per ridurre l’uso del carbone come fonte energetica, mentre New Delhi, malgrado l’impegno sulle rinnovabili, sta agendo più lentamente(si è impegnata a uniformarsi agli standard Ue sulle emissioni delle auto entro il 2020, per dire). Del resto il ministro indiano dell’Ambiente, Anil Dave, minimizza: «Non ci sono dati definitivi nel nostro Paese per stabilire una correlazione diretta ed esclusiva tra decessi e inquinamento dell’aria».