ItaliaOggi, 16 febbraio 2017
Mentre gli altri pm di Mani pulite, un quarto di secolo dopo, cercano di vivere di rendita sulle loro passate gesta, indicendo patetiche manifestazioni di tipo reducistico, Ilda Boccassini procede meritoriamente come un treno contro le temibili infiltrazioni mafiose nel Milanese
Mentre gli altri pm di Mani pulite, un quarto di secolo dopo, cercano di vivere di rendita sulle loro passate gesta, indicendo patetiche manifestazioni di tipo reducistico, Ilda Boccassini procede meritoriamente come un treno contro le temibili infiltrazioni mafiose nel Milanese. Adesso è riuscita a far condannare a 13 anni e sei mesi di carcere anche l’ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti, del Pdl, che aveva speso 200 mila euro per comprare, dalla ’ndrangheta, 4 mila voti pagati 50 euro l’uno. In tal modo riuscì ad assicurarsi più di un terzo delle preferenze che, prima, lo fecero eleggere e, successivamente, nominare assessore. Se questo criterio (giusto, intendiamoci) fosse rigorosamente applicato anche a molti amministratori di enti locali del Sud, bisognerebbe affittare interi campi di concentramento in Australia per riuscire a contenerli tutti.