Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  febbraio 10 Venerdì calendario

«Cara Jackie, sposami». Ma lei scelse Onassis

NEW YORK Galeotto fu quel viaggio ai templi di Angkor, in Cambogia: o forse no. Non sapremo mai cosa accadde davvero nei dieci giorni che nel 1967 Jacqueline Bouvier Kennedy trascorse in Asia con l’ex ambasciatore britannico David Ormsby-Gore, barone di Harlech. Ma che un sentimento forte legò la vedova di John Fitzgerald Kennedy, assassinato solo 4 anni prima a Dallas, al diplomatico, anche lui vedovo, lo rivelano una serie di lettere rimaste chiuse a chiave per quasi mezzo secolo. Le ha ritrovate un mese fa il nuovo Lord Harlech: che ha deciso di metterle all’asta il prossimo 29 marzo per restaurare il palazzo di famiglia.
Nel carteggio è evidente che fra i due c’è un feeling più forte della semplice amicizia: un legame che potrebbe essere nato addirittura prima della morte di Kenendy, di cui pure David era amico, fidato consigliere e mezzo parente, visto che Kathleen, sorella minore del presidente, aveva sposato suo cugino.
Di certo, pochi mesi dopo il viaggio cambogiano, il lord inglese chiese a Jacqueline di sposarlo: lei rifiutò. Spiegando in una delle lettere perché gli preferisce Aristotele Onassis: «Se mai troverò sollievo sarà con qualcuno che non fa parte del mio mondo». Secondo Barbara Leaming, biografa di Jfk la scelta di Jackie di sposare un uomo che non amava fu legata a quel particolare momento: «Non sappiamo se fosse innamorata dell’amico inglese» racconta al New York Times. «Lui lo era certamente. Non sappiamo nemmeno se quel legame fu consumato. Ma poco dopo Robert Kennedy fu assassinato: e per Jackie fu un secondo grande trauma. A quel punto l’ex first lady non cercava più l’amore. Cercava sicurezza». David Ormsby-Gore non la prese bene: «Piango davanti alla tua foto: perché mi costringi ad un’agonia così?», le scrisse in una lettera di cui è stata ritrovata la bozza. «Tutti i miei patetici piani di vacanze insieme e perfino di nozze segrete, diventano irrilevanti». Il matrimonio fra Jackie e Onassis fu notoriamente infelice. Ormsby-Gore si risposò nel 1969. Quando lui morì, nel 1985, in un incidente stradale, Jacqueline andò al suo funerale.