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 2017  febbraio 05 Domenica calendario

Spendere di più nel calcio non paga

C’ è una lezione anti-keynesiana nel calcio europeo: non è detto che spendere molto alla fine paghi. Il Financial Times ieri ha pubblicato un’analisi sui bilanci di 69 squadre di football europee, in quattro stagioni, utilizzando un database della società di consulenza Kpmg. Ha poi paragonato gli stipendi pagati dai club ai loro risultati sul campo (essendo gli stipendi ritenuti l’indicatore che meglio consente di fare previsioni sull’andamento di una stagione). Ha infine compilato una classifica nella quale è riportato il discostamento, in più o in meno, dei punti realizzati da un club nelle quattro stagioni rispetto alla previsione indicata dall’ammontare dei salari.
La squadra più efficiente – non sorprende – è l’Atlético Madrid, con una media di 20 punti in più per campionato. Seguono il Saint-Étienne e il Monaco, con un positivo medio rispettivamente di 16 e 14 punti. E tra i 15 migliori club per Spesa/Risultato ce ne sono ben sei italiani: il Napoli, con un positivo di 11 punti; l’Udinese ( 10 ); la Lazio ( 9 ); la Fiorentina, il Parma e la Juventus ( 8 ); il Torino ( 7 ). Queste squadre, negli ultimi quattro campionati, sono andate meglio di quanto facesse pensare la loro spesa in stipendi. I due club che in assoluto più spendono in salari, il Barcellona e il Manchester United non finiscono nei primi 15 posti di questa classifica di efficienza. Per dire: nella scorsa stagione, il Barcellona ha avuto costi di staff per 372 milioni, l’Atlético Madrid per 137 milioni : questa differenza non si è però vista sul campo.
Poi, ci sono anche le 15 peggiori performance. A cominciare da quelle disastrose delle due milanesi. Il Milan è quart’ultimo, sulla classifica di 69 club: si discosta dalle aspettative calcolate sul monte salari per un -13 punti medi a stagione. L’Inter, addirittura, è terz’ultima, a -14 punti. Peggio fanno solo l’inglese Queens Park Rangers ( -15 ) e il Cesena ( -20 ). Dato il loro enorme monte stipendi, anche il Real Madrid e il Psg hanno un uso inefficiente del denaro: finiscono rispettivamente a -9 e a -10. Cos’è, dunque, che fa la differenza? Due cose. La fortuna, che però può arrivare sia spendendo poco sia spendendo molto. E la gestione di un club, che si caratterizza anche per spese accurate. Si tratta di decidere se l’allenatore dell’Atlético, Diego Simeone, è il risultato di buona fortuna o di buon management. In ogni caso, i cinesi, keynesiani storici, sono avvertiti.