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 2017  febbraio 01 Mercoledì calendario

In tredici per l’idrogeno [Energia alternativa]

Un futuro a idrogeno è possibile, anzi, auspicabile, probabilmente inevitabile. Ne sono convinti i numeri uno delle tredici aziende dei settori automobilistico, energetico e dei trasporti che hanno siglato nelle prime settimane di gennaio uno storico accordo per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e soluzioni legati all’utilizzo dell’idrogeno come fonte di energia pulita. L’annuncio della costituzione dell’Hydrogen Council è stato dato nell’ambito del World Economic Forum di Davos, in Svizzera, da dove i tredici, guidati dal presidente della Toyota, Takeshi Uchiyamada (premiato da Quattroruote nel 2014 per il suo impegno nello sviluppo della tecnologia ibrida), e dal numero uno di Air Liquide, Benoȋt Potier, hanno annunciato di voler investire complessivamente 1,9 miliardi di euro all’anno tra il 2018 e il 2022 e di essere pronti ad «aumentare ulteriormente l’investimento» a fronte di «un quadro normativo stabile e duraturo, di politiche di coordinamento e incentivazione dedicate e d’iniziative per impostare e armonizzare gli standard di settore». L’appello dell’Hydrogen Council è indirizzato anche e soprattutto alle forze politiche, invitate a condividere una visione comune con l’industria privata e la società: «L’idrogeno e la tecnologia fuel cell – si legge nel report presentato a Davos – hanno un enorme potenziale per guidare la transizione verso un sistema energetico pulito e a basse emissioni di anidride carbonica». Come dire che le batterie non sono l’unica strada per ridurre l’inquinamento responsabile dei cambiamenti climatici: il mondo dell’energia si sta evolvendo molto velocemente.