ItaliaOggi, 21 gennaio 2017
Diritto & Rovescio
I dipendenti del Comune di Milano, anche se non sono certo dei nababbi, sono comunque dei privilegiati. In particolare, in un momento come questo in cui, anche nella capitale economica d’Italia, ogni giorno aumentano coloro che perdono il posto di lavoro o, se va bene, vengono messi in casa integrazione con uno stipendio risibile prima di essere gettati completamente fuori dal mercato del lavoro. I comunali invece hanno, almeno, la certezza del posto. Che questa loro situazione di privilegio sia nota, lo dimostrano i concorsi dove si presentano in mille per ogni posto di lavoro che viene messo in palio. Ebbene, è bastato che la giunta Sala dichiarasse di voler assumere (su 20 mila dipendenti) 30 professionisti in gestione o elettronica ai quali far modernizzare la macchina del Comune, per far dichiarare lo sciopero generale da tutti i dipendenti. Ma i milanesi che hanno capito, da Amazon, che possono essere serviti bene, per quanto tempo ancora tollereranno di essere serviti male da un Comune che non pensa a loro ma solo a se stesso?