Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  gennaio 12 Giovedì calendario

Malore per Gentiloni, poi l’intervento al Gemelli. «Sto bene, torno presto»

ROMA Un doloretto strano alla bocca dello stomaco, senso di affaticamento, leggera sudorazione. Il malessere è cominciato martedì sera, al ritorno da Parigi dove si era recato per la visita al primo ministro François Hollande. Paolo Gentiloni è salito in macchina ed è tornato a Palazzo Chigi, dove è stato visitato dai medici interni che hanno consigliato un controllo. «Non sto bene, vado a farmi vedere» ha detto calmo ai suoi. Destinazione: Policlinico Gemelli, dove è stata fatta la diagnosi e la scelta di intervenire subito con l’angioplastica per eliminare con l’applicazione di un piccolo stent, un tubicino, l’ostruzione di una vena coronarica periferica. Dunque non una delle principali arterie che raggiungono l’organo cardiaco.
Il premier non ha mai perso lucidità. Già nella prima mattinata di ieri stava bene, rispondeva al telefono e inviava sms. «Grazie dell’affetto e degli auguri. Medici e personale sanitario bravissimi. Sto bene. Presto torno al lavoro» ha tweettato nel pomeriggio dal luogo di ricovero: l’unità di terapia intensiva coronarica (Utic) del polo di scienze cardiovascolari, diretto dal professor Filippo Crea, che lo ha operato con la sua equipe. Potrebbe uscire prima di sabato visto «l’ottimo decorso» e considerate le ragioni di sicurezza che renderebbero complicata la permanenza in reparto. Saltano però gli impegni istituzionali in calendario questa settimana. A cominciare dall’incontro di oggi a Londra con il primo ministro britannico Theresa May.
Quest’ultima ha inviato a Gentiloni un messaggio di auguri, così come Angela Merkel, François Hollande e le istituzioni europee. Il presidente Sergio Mattarella lo ha chiamato. L’ex capo di Stato Giorgio Napolitano ha consigliato «di prendersela un po’ tranquilla, take it easy, come dicono gli americani. Il mio è un messaggio di buon senso e amicizia». Matteo Renzi, che ha saputo per primo del malore, ha espresso tutto il suo affetto e la vicinanza del Pd, assieme agli auguri per una pronta guarigione. Allo stesso modo Silvio Berlusconi, che ha mandato un messaggio a nome proprio e di Forza Italia. «In bocca al lupo» dal sindaco di Roma, Virginia Raggi.