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 2017  gennaio 11 Mercoledì calendario

Ridono solo i banchieri: guadagnano sempre più alla faccia dei risultati

Le banche sono ancora una miniera d’oro, generose e in grado di offrire opportunità di guadagno notevoli. Peccato che il capitale remunerato in misura maggiore non sia il risparmio delle famiglie. Dentro le banche il trattamento migliore dal punto di vista economico è ancora riservato ai banchieri, supermanager che dirigono gli istituti di credito riconoscendo a se stessi stipendi da favola. Un primato riservato a chi amministra le banche, privilegio che non è stato intaccato nemmeno in questi anni in cui il management non ha certo brillato per risultati, tra prestiti concessi secondo criteri opinabili, credito alle aziende con il contagocce e fallimenti a spese dei risparmiatori.
Il consueto rapporto dell’Autorità bancaria europea sulle remunerazioni dei banchieri certifica semmai un aumento continuo. Lo studio dell’Eba si concentra su quelli che guadagnano più di un milione di euro all’anno. Nell’ultima edizione, quella del 2014, ci sono 153 banchieri italiani che hanno incassato il super stipendio. L’anno precedente erano 138 e già si gridò allo scandalo. Nel 2012 – ha rilevato il sito Truenumbers – erano 109. I supermanager del credito sono aumentati del 40% in soli due anni. Che poi non sono stati esattamente un’era felice per le banche italiane.
Eppure gran parte dei super stipendi è composto da premi. Nel 2014 su una remunerazione media di 1,7 milioni di euro all’anno la parte variabile è dell’88%, molto vicina a quella fissa. Trattamento di lusso per i banchieri italiani, che non sfigurano in Europa per numero. Siamo quarti nel Vecchio continente, dietro Francia, Germania e Gran Bretagna. Dalle parti di Londra c’era anche il banchiere più pagato d’Europa: 18,4 milioni di euro incassati nel 2013. Nel 2014 le statistiche dell’Autorità bancaria europea hanno registrato 5 banchieri che hanno guadagnato cifre tra i 18 e i 25 milioni all’anno.
A guadagnare bene, in Italia, non sono solo i vertici. I manager sono solo 33 su un totale di 153 milionari da banca. Ben 49 si occupano di banca di investimento, con uno stipendio medio di 1,7 milioni per i due terzi fatto di parte variabile, quindi di premi. La quota variabile/fisso dello stipendio diventa uno a cinque nell’asset management. Ma ci sono anche milionari tra i quadri delle banche, poco sotto i 50 con stipendi sopra gli 1,5 milioni di euro.
Vero che si tratta di dati del 2014. Quando la crisi delle banche non aveva raggiunto le prime pagine dei media. Ma è proprio in quegli anni che si sono poste le basi per il fallimento delle banche del centro Italia, con un costo altissimo pagato dalle famiglie. L’unica contrazione registrata tra il 2013 e il 2014 è quella dello stipendio medio dei banchieri milionari. Da 1,9 a 1,7 milioni all’anno. Poi la parte variabile, che si è ridotta. Nel 2013 era il 178% dello stipendio fisso, mentre nel 2014 si è fermata all’88%. Un freno all’entità dello «stipendio» medio, a fronte di un aumento degli «High earners» (redditi alti) da istituti di credito. Dati che stridono con le performance delle banche italiane che restano tra quelle più a corto di patrimonio. E ancora alle prese con una montagna di crediti deteriorati.