La Stampa, 10 gennaio 2017
Basta un minuto per fare la storia. Nevada, una rimonta mai vista
«Ho allenato nella Nba, nel campionato dei college americani, in Cina. Ma una cosa così non l’avevo mai vista». Credete a Eric Musselman, ex coach di Golden State e Sacramento, oggi tecnico dell’Università di Nevada nel campionato Ncaa: sabato scorso i 5 del «wolf pack», il branco di lupi del Nevada, erano sotto 76-90 contro New Mexico a 1’15” dalla fine ma sono riusciti a vincere 105-104 al supplementare. Mission incredible, più che impossible. Merito di Marcus Marshall, capobranco di quella che negli States hanno inevitabilmente battezzato «la rimonta del millennio»: ha sbranato gli avversari infilando 4 delle 5 triple di Nevada negli ultimi 60”, prendendosi la responsabilità con coraggio (da leone). Anche a guardare il video si fatica a crederci. Gli altri lupi, i «lobos» (in spagnolo) di New Mexico, hanno fatto la figura dei polli e rischiano di venir sbertucciati per l’eternità. L’impresa comunque resta.
Quella magia di McGrady
L’hanno paragonata a quella di Tim McGrady, che il 9 dicembre 2004 nella Nba con gli Houston Rockets timbrò 13 punti in 35” (4 triple più una con libero supplementare) bruciando 81-80 San Antonio: più «razzi» di così... Ma anche uscendo dal parquet la storia dello sport brulica di recuperi folli. Nel calcio di alto livello il record spetta alla finale della Champions League 1999, col Manchester United di Beckham che sotto 0-1 contro il Bayern al 90’ nei 3’ di recupero segnò due volte – Sheringham e Solskjaer – firmando la beffa del secolo (quello passato). Tre gol in 4’, anche se non quelli finali, li appoggiò il Torino nella rete della Juventus nel derby casalingo della serie A 1982/83, mentre al Liverpool ne servirono 6 per pareggiare il 3-0 del Milan al riposo nella strafamosa finale di Champions League 2005.
Nello sci Alberto Tomba a Lillehammer 2004 acchiappò l’argento nella 2ª manche partendo da 12º (e con 1”84 di distacco) a metà gara. In F1 è leggendaria la rimonta di Ayrton Senna in Giappone nel 1988: da 14º a 1º con tanto di sorpasso che valeva un Mondiale a Prost. Nel ciclismo fanno testo gli oltre 21’ recuperati in 2 tappe al Tour de France 1948 da Bartali a Bobet e i quasi 36’ rimontati l’anno dopo da Coppi a Marinelli dopo la 5ª tappa. La lista è lunghissima, la morale unica, riassunta da Musselman: «A 52 anni ho imparato la lezione: tutto è possibile nello sport».