Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  gennaio 08 Domenica calendario

Gabriel e l’attacco al suo governo: l’austerity ha diviso l’Europa

BERLINO La campagna elettorale è pienamente iniziata, in Germania. Ieri, il leader socialdemocratico Sigmar Gabriel ha sostenuto in un’intervista che l’austerità portata avanti dal governo tedesco negli anni scorsi è un elemento di divisione in Europa, che aiuta le forze populiste alla ricerca del potere. La cosa interessante è che Gabriel non è solo il presidente della Spd: è anche vicecancelliere e ministro dell’Economia nel governo di Grande Coalizione guidato da Angela Merkel. Smentisce tre anni abbondanti di politica interna ed europea che ha condiviso finora con l’obiettivo di segnare una differenza dalla cancelliera e dal suo ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, in vista delle elezioni federali del prossimo autunno.
In un’intervista al settimanale Der Spiegel, Gabriel sostiene che Paesi come la Francia e l’Italia hanno varato riforme ma sono costrette a sopportare l’austerità imposta da Berlino. Un’austerità che, nel suo parere di oggi, aiuta le forze populiste che approfittano delle crisi economiche. «Ho chiesto alla cancelliera cosa costerà di più alla Germania – ha detto – se la Francia aumenta il deficit di mezzo punto (cosa che ha già fatto in misura maggiore, ndr ) o se Marine Le Pen diventerà presidente. Aspetto ancora una risposta». Il socialdemocratico Gabriel ha poi sostenuto che l’avere aperto le porte ai rifugiati senza avere avuto un accordo preventivo con i partner europei «è stato l’errore più grosso di Merkel» e che le moschee salafite in Germania andrebbero forse chiuse in quanto centri di propaganda e reclutamento terrorista.
Gabriel non è ancora certo di essere il candidato della Spd alle prossime elezioni. Nel partito non è forte e c’è chi vorrebbe vedere impegnato al suo posto l’ex presidente del Parlamento europeo Martin Schulz o il sindaco di Amburgo Olaf Scholz. Sta dunque conducendo una battaglia che è contro Frau Merkel ma che allo stesso tempo è finalizzata ad affermare la propria leadership nel mondo socialdemocratico. In Germania si annuncia una campagna elettorale lunga.