Il Sole 24 Ore, 2 gennaio 2017
Equitalia, 2.500 domande al giorno per rottamare le cartelle
La carica dei 100mila. Con circa 3,5 milioni di lettere già in arrivo per quei cittadini che hanno almeno un’iscrizione a ruolo targata 2016. Sono i primi numeri che fotografano l’avvio della definizione agevolata dei ruoli, introdotta dal decreto collegato alla manovra (il decreto legge 193 del 2016) e resi noti a fine anno da Equitalia.
Almeno 100mila, dunque, sono i contribuenti che negli ultimi due mesi del 2016 hanno manifestato l’intenzione di aderire alla rottamazione dei ruoli. Dal 4 novembre (la data di entrata in vigore del decreto legge 193) fino al 30 dicembre 2016 sono state protocollate dagli uffici del concessionario pubblico della riscossione poco meno di centomila istanze di adesione, con una media (festivi esclusi) di 2.500 domande al giorno.
Numeri «importanti», fanno notare da Equitalia, «destinati a salire nelle prossime settimane, visto l’interesse crescente da parte dei contribuenti». A dicembre, con l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 193 e dunque con le regole di adesione ormai definite, sono state ben 65mila le adesioni dei contribuenti. Un picco legato soprattutto alla pubblicazione dell’istanza (modello DA1) sul portale del concessionario della riscossione.
Per aderire alla definizione agevolata, infatti, è necessario compilare il modello DA1, disponibile agli sportelli e sul portale www.gruppoequitalia.it, e consegnarlo entro il 31 marzo agli sportelli della società di riscossione oppure inviarlo, insieme alla copia di un documento di identità, all’indirizzo di posta elettronica (email o pec) riportato sul modulo e anche sul portale della società.
Dall’analisi dei dati elaborati da Equitalia, si rileva che il 55% delle istanze è stato presentato nei 202 sportelli del concessionario. E più di un quarto ha aderito alla sanatoria (27%) direttamente dal proprio Pc utilizzando la posta elettronica certificata. Un altro 18% di contribuenti ha utilizzato, invece, una email ordinaria.
Il numero delle adesioni è certamente destinato a crescere anche in virtù dell’aumento della platea potenziale disposto dal Parlamento in fase di conversione in legge del decreto. L’arco temporale della definizione agevolata, infatti, è stato esteso alle somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2016, un anno in più rispetto al limite del 2015 che era stato indicato dal Governo nel testo presentato alle Camere per l’approvazione.
Nel riscrivere la procedura di adesione, il Parlamento ha previsto anche l’obbligo per Equitalia di dover comunicare, entro il prossimo 28 febbraio, per posta ordinaria le somme che le sono state affidate entro il 31 dicembre del 2016 e che a questa data non risultano ancora notificate a cittadini e imprese.
Si tratta, come detto, di circa 3,5 milioni di ruoli che vanno dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016. Un’operazione imponente e che, come precisano dal concessionario della riscossione, «vede già coinvolte a pieno ritmo tutte le strutture della società guidata dall’amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini che insieme al direttore generale di Servizi di Riscossione, Adelfio Moretti, ha predisposto un piano operativo per poter rispettare i tempi previsti dalle norme e fornire risposte puntuali ai contribuenti a cominciare dagli strumenti digitali».
Per conoscere la propria posizione cittadini e imprese possono utilizzare il portale della società entrando nell’area riservata. Il sito www.gruppoequitalia.it rinnovato a luglio, ha peraltro visto raddoppiare rispetto al 2015 i visitatori unici (la media oggi è di 700mila al mese) con un boom di 1,1 milioni nello scorso novembre.
L’invio del 28 febbraio è soltanto il primo steap dell’operazione. Equitalia, entro il 31 maggio del 2017, dovrà inviare una comunicazione ai contribuenti che hanno aderito e i quali a loro volta entro il 31 marzo hanno presentato il modello Da1. Nella comunicazione di Equitalia sarà indicata la somma dovuta, insieme ai relativi bollettini con le date di scadenza dei pagamenti.
Per chi sceglie una sola rata, il saldo dell’adesione dovrà avvenire nel mese di luglio 2017. Chi preferisce pagare in più rate potrà chiederne fino a un massimo di cinque. In questo caso la scadenza della quinta “quota” è fissata a settembre del 2018.