La Stampa, 7 dicembre 2016
Dalla nascita del Milan all’11 di Riva. La leggenda del calcio va all’asta
Per Natale volete regalare a un vecchio amico juventino la maglia indossata da Dino Zoff nell’ultima partita del vittorioso campionato 1977-78? O magari a un estimatore del Cagliari la casacca n.11 di Gigi Riva nel match conclusivo della stagione 1969-70 coronato dall’unico scudetto mai conquistato dalla società isolana? Basterà recarsi mercoledì 14 al Grand Hotel et de Milan di Milano e partecipare a «Football Memorabilia», un’asta di documenti, fotografie, stampe, trofei o, come si dice con termini tecnici, «lotti». Per gli scettici, o diffidenti, da domenica c’è la possibilità di ammirare alla Bolaffi Aste, che organizza l’evento, l’esposizione dei pregiati cimeli, tutti legati alla storia del calcio, alcuni dei quali davvero da collezione.
Come lo Statuto del «Milan Football & Cricket Club», un libretto di 16 pagine con copertina in cartoncino rosso stampato a Milano nel 1900, testimonianza autentica della fondazione di uno dei club più titolati al mondo. Apparteneva a uno dei fondatori del Milan ed è stato tramandato per oltre un secolo agli eredi. Costo stimato 80-120mila euro, ma c’è da credere che verrà aggiudicato a una cifra molto più alta.
Azzurro doc. Grande stupore desterà anche una fotografia della Nazionale azzurra prima dell’amichevole all’allora Comunale di Torino vinta 3-2 contro l’Ungheria l’11 maggio 1947. Fu una partita storica perché vide schierati 10 granata del Grande Torino più uno juventino, il portiere Sentimenti IV. Avrebbe dovuto esserci anche l’altro bianconero Parola, che però il giorno prima partecipò al match di Glasgow nel Resto d’Europa contro la Gran Bretagna e arrivò in ritardo a Torino, cedendo il suo posto al granata Castigliano. L’eccezionalità della foto sta nei 15 autografi originali riportati sul retro: 11 titolari, 3 riserve (Bacigalupo, Boniperti, Parola) e il ct Vittorio Pozzo.
Ma saranno le divise di Zoff e Riva a calamitare l’attenzione di collezionisti e appassionati. La maglia del n.1 juventino venne regalata il 7 maggio 1978 dallo stesso portiere dopo l’ultima partita di campionato, in casa contro il Vicenza (3-2), a un operatore tv della Rai che poi la lasciò ai propri figli. Stima d’asta: 3-4 mila euro. Curiosa anche la storia della maglia bianca con bordi rossoblù n. 11 che Riva indossò a Torino nell’ultimo turno di A il 26 aprile 1970 contro il Torino: il Cagliari era già sicuro dello scudetto ma non fece sconti al Toro (battuto 4-0) con doppietta del bomber mancino che a fine match scambiò con un giocatore granata la propria maglia, finita poi a un collezionista. La base d’asta per la divisa di Rombo di Tuono è da pezzo raro: 8-12 mila euro.
Mike l’apprendista. Tra i lotti più curiosi c’è poi un taccuino appartenuto al giovane Mike Bongiorno, allora 15enne «galoppino» delle pagine sportive de La Stampa. Nel prezioso quadernetto datato 1939 – stima d’asta 1500/2000 euro – ci sono 80 autografi di famosi calciatori di allora, come Gallea, Petron e Olivieri del Toro o Bodoira, Bellini e Amoretti della Juve, squadra per la quale tifava il futuro giornalista sportivo prima di diventare uno dei padri fondatori della televisione italiana.