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 2016  ottobre 01 Sabato calendario

Gli italiani e il caffè, ecco tutti i numeri

Oggi è la Giornata Internazionale del Caffè, la ricorrenza promossa dall’International Coffee Organization che unisce tutto il mondo del caffè. Quindi se rientrate nel novero del misero 3% degli italiani che al mattino non si scola una tazzina prima ancora di dire buongiorno, sappiate che siete in minoranza schiacciante e non vi lamentate dei festeggiamenti. Con un giro d’affari – solo nel nostro Paese -di oltre 3,3 miliardi di euro, la torrefazione italiana si classifica meritatamente al secondo posto al mondo per volumi di caffè in grani tostati ed esportato in gran parte nei Paesi del nord d’Europa. Segnale che all’estero apprezzano molto la lavorazione tricolore. Tanto che prendono la strada dell’export (+11%), oltre 1,2miliardi di euro di prodotto lavorato, etichettato e spedito oltre confine.
Non che a casa nostra non se ne consumi. Sul territorio nazionale sono presenti oltre 2.900 imprese, tra torrefazioni e commercio al dettaglio di caffè lavorato, che occupano oltre 9.400 persone. Nel dettaglio le torrefazioni producono un fatturato di vendite (dati 2015) di 3,3 miliardi di euro. Australia, Russia, Emirati arabi, Cina. Piazze vergini per la diffusione delle cialde monoporzione – e delle macchinette che promettono e assicurano ’na tazzulella e cafè dignitosa a qualsiasi latitudine e nonostante l’inesperienza di chi si cimenta. I produttori di cialde,macchine e accessori vari hanno saputo sviluppare tutta una filiera a contorno che sta registrando tassi di crescita a due cifre. Non c’è più l’arte di fare la moka come comanda mammà. Ma basta aprire la confezione sottovuoto per godersi un sorso di italian style.
Da noi, se il 97% della popolazione si spara una media di 4 caffè al giorno, si capisce bene il pullulare di aziende più o meno piccole, artigianali o semindustriali. La prima regione per numero di imprese è la Lombardia con 421 locali ed attività tra torrefazioni e commercio al dettaglio di caffè, mentre la prima per numero di addetti totali è il Piemonte con 1.482 lavoratori.
E sembra essere un settore immune dalla crisi: il consumo di caffè nel mondo, negli ultimi anni, è cresciuto del 2%, diventando il secondo prodotto più commercializzato, preceduto solamente dal petrolio. L’Europa si conferma il primo consumatore al mondo e l’Italia si classifica al secondo posto, dopo la Germania, per l’importazione di caffè e al nono posto per consumo con un valore pro capite annuo di 5,6kg, in calo del -3,8%rispetto al 2014. Forse è anche per questo che se, secondo la ricerca condotta da Camera di Commercio di Milano, ICO (International Coffee Organization), e De’Longhi, alla tazzina rinunciano in pochissimi.