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 1916  giugno 04 Domenica calendario

La guerra d’Italia

(Dai bollettini de! supremo comando) L’offensiva austriaca dal 22 al 29 maggio
23 maggio. – Tra Garda ed Adige sono segnalati ammassamenti di truppe nemiche nella zona di Riva ed attività aerea dell’avversario sul Baldo.
Dall’Adige all’Astico semplici avvisaglie di nuclei in ricognizione.
Tra Astico e Brenta ed in Valle Sugana, ricacciati nella giornata del 22 gli attacchi nemici contro le nostre linee avanzate, ieri (22) le nostre truppe ripiegarono gradatamente sulle linee principali di resistenza. Il movimento fu eseguito in perfetto ordine, fuori della pressione del nemico.
Nell’Alto Cordevole un nostro reparto espugnò una importante posizione nemica sul Monte Sief prendendovi una cinquantina di prigionieri, tra i quali un ufficiale, armi e munizioni.
Lungo il rimanente fronte azioni delle artiglierie, più intense nell’Alto But, sulle alture a nord-ovest di Gorizia e nel settore di Monfalcone. Radi velivoli nemici lanciarono qualche bomba in località della pianura veneta: poche vittime, nessun danno.
24 maggio. – In Valle Lagarina nel pomeriggio di ieri (23) intenso bombardamento contro tutta il nostro fronte sulle due rive dell’Adige. Una colonna nemica che tentava di avanzare a piccoli gruppi da Lizzana verso Marco fu arrestata dal fuoco delle nostre artiglierie. Nella serata un attacco lungo la Vallarsa in direzione di Monte di Mezzo fu contenuta dalle nostre truppe.
Tra Valle Terragnolo ed Astico consueto bombardamento. È ormai regolarmente compiuto lo sgombro del bacino del Posina e dell’Astico. Le truppe si afforzano sulla linea di protezione della Conca di Arsiero. Furono distrutte le artiglierie che non riuscì possibile di ritirare.
Tra Astico e Brenta il nemico iniziò ieri forte pressione contro le nostre posizioni ad oriente della Val d’Assa.
In Valle Sugana, il ripiegamento delle nostre truppe sulla linea principale di resistenza, iniziato il giorno 22, continuava ancora ieri (23) lento ed ordinato.
In Carnia, violento duello delle artiglierie nell’Alto But.
Velivoli nemici lanciarono bombe sulla Stazione della Carnia, facendo qualche danno e alcune vittime.
25 maggio. – Dallo Stelvio al Garda scambio di tiri di artiglieria e di fucileria con maggiore intensità nelle zone del Cevedale e del Tonale.
In Valle Lagarina la notte sul 24, dopo intenso bombardamento contro le nostre posizioni di Coni Zugna il nemico pronunciò due attacchi in direzione di Serravalle e del Passo di Buole. Fu vigorosamente respinto. Al mattino del 24 rinnovò con truppe fresche violento ed ostinato attacco verso il Passo di Buole. Fu ricacciato con gravissime perdite ed incalzato dalle nostre truppe che rioccuparono anche l’altura di Parmesan a sud-est del Passo.
Durante la giornata del 24 vivo duello di artiglierie: la nostra colpi in pieno un pezzo nemico di medio calibro trascinato verso il Pozzacchio, rovesciandolo.
Fra Vallarsa e Posino, l’avversario, dopo aver tenuto le nostre posizioni sul Pasubio sotto un violento bombardamento per tutta la giornata del 23, nella notte lanciò all’attacco forti colonne di fanteria, che falciate dai nostri tiri furono ributtate in disordine.
Fra Posina ed Astico il nemico ieri rivelò le sue prime artiglierie lungo la linea da Monte Maggio a Toraro. Furono efficacemente ribattute dalle nostre.
Nel settore di Asiago ed in Valsugana situazione invariata.
Lungo il rimanente fronte fino al mare intermittente attività delle artiglierie. Le nostre provocarono lo scoppio di un deposito di munizioni sul rovescio del Monte San Michele.
26 maggio. – In Valle Lagarina l’avversario, ostinantesi in impetuosi attacchi contro le nostre linee fra l’Adige e Vallarsa, toccò ieri (25) un altro sanguinoso insuccesso. Dopo la consueta violenta preparazione delle artiglierie, masse compatte di fanterie nemiche, lanciate all’assalto di Coni Zugna e del Passo Buole, furono sterminate dal fuoco preciso e calmo delle nostre valorose truppe.
Fra Vallarsa e il Posino situazione invariata.
Fra Posino e Astico, per l’intenso concentramento del fuoco delle artiglierie nemiche, le nostre truppe, dopo aver respinto un attacco, sgombrarono una posizione avanzata all’ala destra della nostra linea sull’Astico.
Nel settore di Asiago l’avversario assalì ieri (25) le nostre posizioni ad oriente della Val d’Assa. Il combattimento, protrattosi per tutto il giorno, con alterna vicenda, a sera durava tuttora.
In Valle Sugana, la notte sul 24, il nemico attaccò più volte il monte Civaron, respinto sempre con gravi perdite. Una nostra colonna di fanteria e di alpini, con brillante azione di sorpresa, scacciò l’avversario dalle pendici delle nostre posizioni sulla riva sinistra del torrente Maso.
Lungo il rimanente fronte, consueta dispersione di fuoco delle artiglierie nemiche. Respingemmo piccoli attacchi diversivi nell’Alto Boite, sulle alture del Podgora e nel settore del monte di San Michele.
Velivoli nemici lanciarono bombe su Coltrano, Thiene e Latisana facendo qualche vittima e lievi danni.
Una nostra squadriglia di Caproni bombardò le posizioni nemiche fra Valle Torra e Val d’Assa.
Sul Carso all’altezza di Kastanievica un nostro velivolo costrinse un Dracken nemico ad abbassarsi rapidamente.
27 maggio. – Nella giornata di ieri situazione complessivamente stazionaria. Furono respinti piccoli attacchi nemici in Valle dei Molini (Valle di Ledro), contro Serravalle e sul Passo di Buole (Valle Lagarina) e nel settore di Posina, dove due compagnie nemiche con mitragliatrici furono annientate dal nostro fuoco.
Sull’Altipiano di Asiago, intensa azione delle artiglierie nemiche di Monte Verena. Nella giornata di ieri (26) continuò il combattimento sulle nostre linee ad oriente della Val d’Assa.
In Valle Sugana nel pomeriggio del 26, le nostre truppe ripiegarono ordinatamente dalla posizione avanzata di Monte Civaron.
Nella mattinata di ieri (26) colonne nemiche attaccarono le nostre linee ad est di Val di Calamento. I nostri valorosi alpini arrestarono l’assalto, indi contrattaccarono con impeto, infliggendo al nemico gravissime perdite e prendendogli un centinaio di prigionieri e due mitragliatrici.
Anche nella zona del Monte Nero l’avversario nella notte sul 26 attaccò le nostre trincee sul Vrsic, riuscendo temporaneamente ad irrompervi. Sopraggiunti i rincalzi, dopo accanito contrattacco, l’avversario fu completamente ributtato e lasciò nelle nostre mani 40 prigionieri e due mitragliatrici. Azioni d’artiglieria nell’Alto But e nel settore di Plava. Idrovolanti nemici lanciarono bombe sulla laguna di Grado, senza fare vittime né danni.
Una nostra squadriglia bombardò i depositi dei rifornimenti nemici a Kotschach, in Valle di Gail, devastandoli.
28 maggio. – In Valle Lagarina, l’avversario moltiplica gli sforzi accumulando perdite dinanzi alle nostre posizioni, senza menomamente scuotere la salda resistenza delle nostre valorose truppe. La sera del 26, respingemmo un violento attacco contro le nostre linee a sud del Rio Cameras. Nella notte sul 27 ed il mattino successivo altri tre attacchi in direzione di Passo Buole furono parimenti ributtati.
Lungo il rimanente fronte fino all’Astico azioni prevalentemente di artiglierie. Le nostre dispersero in più punti ammassamenti di truppe nemiche e colonne in marcia. Furono respinti due attacchi contro le nostre posizioni sul torrente Posina.
Nella zona di Asiago continuò ieri forte pressione nemica ad oriente della Valle di Assa e di Valle Galmarara.
In Valle Sugana fu respinto un piccolo attacco nemico nella Conca di Strigno. Il numero dei prigionieri presi al nemico dagli alpini nel combattimento ad est del Torrente Maso, sale a 157. I battaglioni dell’8° ungherese e del 101° ungherese che condussero l’attacco furono completamente rotti ed abbandonarono sul terreno dell’azione più di 300 fucili ed una sezione completa di mitragliatrici tosto rivolta contro il nemico.
Nella zona del Monte San Michele una nostra mina sconvolse esteso tratto dei trinceramenti nemici ad est di Peteano. I difensori in fuga caddero sotto il nostro tiro di inseguimento di artiglierie e di fucileria.
29 maggio, – In Valle Lagarina, nella notte sul 28 ed il mattino successivo, l’avversario rinnovò contro le nostre posizioni tra Adige e Vallarsa, ostinati sanguinosi attacchi costantemente infranti dalla incrollabile resistenza delle intrepide truppe della 37° divisione.
Nel settore Posina-Astico il duello delle artiglierie durò ieri (28) intenso. Nel pomeriggio il nemico in forze attaccò un tratto delle nostre posizioni a sud del Torrente Posina. Dopo lotta accanita fu respinto con perdite rilevanti.
Sull’altipiano di Asiago le nostre truppe occupano attualmente, affermandovisi, le posizioni a dominio della Conca di Asiago. Un brillante contrattacco delle valorose fanterie del 141° reggimento (brigata Catanzaro) liberò due batterie rimaste circondate sul Monte Mosciagh, portandone completamente in salvo i pezzi.
In Valsugana semplici avvisaglie.
Lungo il rimanente fronte azioni delle artiglierie, più intense nella zona di Plava e di Monfalcone.