la Repubblica, 1 settembre 2016
Si prepara un matrimonio tra Deutsche e Commerzbank
Si prepara un matrimonio tra titani? Deutsche Bank e Commerzbank, le prime due banche tedesche, avrebbero avviato colloqui per una fusione. Come anticipato da Repubblica, potrebbe essere una mossa per tirare fuori dai guai la prima banca tedesca. Deutsche Bank è ammaccata dalle spericolate gestioni degli scorsi decenni e l’attuale ad John Cryan, sta cercando di risolvere i problemi con funambolismi contabili e ridimensionamenti che potrebbero non essere sufficienti. Ieri la notizia è stata rilanciata con maggiori dettagli dal settimanale Manager Magazin, scatenando un putiferio in Borsa. Il titolo di Commerz ha guadagnato il 4%, Db è schizzata del 3,5%. Secondo il settimanale, Cryan avrebbe incontrato all’inizio di agosto il numero uno di Commerz, Marcus Schenck, per sondare l’ipotesi della maxi fusione.
Nell’istituto salvato dopo il fallimento di Lehman Brothers del 2008 dall’intervento pubblico (lo Stato ne detiene il 15%), si parlerebbe di un matrimonio con Deutsche sin dal 2015; sarebbe un’idea dell’ex capo Martin Blessing.
Sempre secondo l’indiscrezione giornalistica i due colossi tedeschi avrebbero tuttavia deciso una pausa nei colloqui, per riprendere eventualmente la riflessione a fine anno.Cryan ha parzialmente smentito, sostenendo di non avere in programma fusioni, anzi, precisando che «parte del lavoro che abbiamo davanti è il tentativo di rimpicciolire un po’ la banca». Tuttavia il top manager britannico ha ammesso di aver incontrato i vertici di Commerz all’inizio del mese scorso. E ha concesso che sarebbe bene se alcuni istituti europei convolassero a nozze.
Naturalmente in astratto. Sul mercato si rincorrono da tempo voci sulle possibili strategie di Cryan per risistemare il bilanci di una banca che continua ad essere gravata da incognite legate ai costi delle numerose cause in corso per gli scandali degli ultimi anni, oltre che dai problemi di solidità attestati anche dall’ultimo stress test dell’Eba. Nell’esame recente l’istituto di Francoforte è risultato il secondo peggiore, in Germania. Il peggiore, ça va sans dire, Commerz.