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 2016  agosto 30 Martedì calendario

Hillary alle prese con un nuovo scandalo sessuale

Pecoreccio, boccacesco, comico nella sua esagerazione. Ma lo scandalo sessuale che travolge – per la terza volta! – il politico democratico Anthony Weiner e la moglie Huma Abedin, in realtà è una storia grossa. Perché dietro il marito maniaco sessuale – ormai acclarato, recidivo e impenitente – c’è la donna più influente dentro il clan della donna più potente d’America. O meglio, c’era. Da ieri la separazione è ufficiale, in una vicenda che già si tinge di retroscena elettorali. Weiner, ex deputato democratico, ex candidato sindaco a New York, è un cinquantunenne apparentemente irresistibile tra le donne, e cede facilmente alle fan inviando sms con selfie delle sue parti intime. A parte quello, era stato un enfant prodige, un politico di talento, una promessa del partito: rieletto ben sei volte alla Camera come rappresentante del collegio di New York, con maggioranze mai inferiori al 59%. Lui ebreo, lei musulmana di origini pachistane, e già questo ne faceva una coppia eccezionale. Soprattutto, Huma Abedin è la consigliera più fidata di Hillary Clinton, una delle pochissime persone ad averla affiancata in due campagne elettorali, quella del 2008 (le primarie contro Barack Obama) e l’attuale. Huma Abedin e Hillary sono talmente affiatate e inseparabili, che una volta la Clinton definì la sua assistente come “l’altra figlia che avrei voluto, dopo Chelsea”. Le cronache sul loro rapporto di fiducia narrano che la Abedin sia l’unica persona ammessa a lavorare a tarda notte con Hillary nella camera da letto della candidata. Al punto che nei social media di destra sono affiorate leggende – del tutto inverosimili – su una relazione saffica. In realtà la sostanza “hard” nel rapporto tra Hillary e Huma è un’altra: la divulgazione delle email che le due si scambiavano su un indirizzo personale, ha messo la Abedin al centro dello scandalo sulle donazioni straniere alla Fondazione Clinton e l’accesso privilegiato che quei soldi garantivano presso l’allora segretario di Stato.
Dunque non è solo Weiner a scivolare da uno scandalo all’altro. Anche se lui oggi appare senz’altro il più avventato dei due coniugi. O forse, probabilmente, un vero malato. Non si spiega altrimenti la serie di sexting – sms con immagini a sfondo sessuale – che il bell’Anthony ha inviato alla più recente delle sue ammiratrici mentre lui stava a letto, con a fianco il figlio piccolo addormentato. È questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Huma Abedin, che aveva resistito a una serie di scandali precedenti del marito (sempre identici nel “formato”, i selfie seminudi mandate ad altre ammiratrici), nonché a un documentario terrificante in cui lo stesso Weiner ricostruisce la loro storia, ieri ha annunciato la separazione con uno scarno comunicato. Non poteva mancare il commento di Trump: «Huma Abedin ha fatto bene. Hillary Clinton invece ha fatto malissimo a confidare tanti suoi segreti alla moglie di Weiner. Che uso può averne fatto costui? È possibile che la sicurezza sia a rischio». La frittata è fatta.