La Stampa, 26 agosto 2016
A Budelli si rubano anche la sabbia
La turista svizzera, una signora abituata al rispetto rigoroso delle regole, non riesce a darsi una spiegazione: «Ma perché sulla sabbia ci sono tutte quelle orme? Non è vietato oltrepassare questo limite?». Sì, è vietato, ma quest’anno a Budelli l’assalto è stato quotidiano. E sulla spiaggia rosa, quella su cui nessuno dovrebbe avvicinarsi, sono rimaste tutte le tracce.
Il parco nazionale, che dovrebbe essere il custode di questo grande gioiello della natura, non ha personale da schierare sull’isola e i cafoni ne hanno subito approfittato. Mauro Morandi, il modenese che qui vive in solitudine dal 1989, ha iniziato una sorta di sciopero bianco: rischia di essere cacciato via dall’isola e ha deciso di battere le ritirata. «Non voglio più rischiare le botte da parte di chi non ha rispetto dell’ambiente, men che meno se è proprio il parco a considerarmi inutile e fastidioso. Ma quello che sta avvenendo in questi giorni è la prova che a Budelli c’è bisogno di sorveglianza costante – si sfoga -. Quest’anno nessuno si è preoccupato di sorvegliare questo tesoro. Hanno messo dei cartelli, ma chi si occupa di tenere i vandali alla larga dalla spiaggia rosa?».
La collezione fotografica del tablet di Mauro Morandi è la galleria dell’inciviltà. Nella acque cristalline dell’Arcipelago di La Maddalena, tutti i giorni, c’è un viavai di barche: gommoni, velieri, catamarani, barconi carichi di turisti e superyacht. In tanti non resistono alla tentazione di fare un tuffo e di stendere l’asciugamano sulla sabbia rosa che sotto il sole brilla come una distesa di zaffiri. L’assalto, soprattutto ad agosto, è stato quotidiano.
La perla di Budelli è off limit da vent’anni: non c’era alternativa, perché l’invasione di barche e bagnanti stava cancellando una delle meraviglie d’Italia. Il gioiello che rischiava di essere compromesso è stato salvato e recuperato. Ma quest’estate gli incivili hanno preso il sopravvento. «Capisco che il parco abbia qualche difficoltà economica e che non possano assumere vigilanti – dice il vecchio custode -. Ma qui basterebbero alcune guide, come quelle che erano in campo negli anni passati: c’è bisogno di qualcuno che spieghi ai turisti perché bisogna rispettare questa spiaggia. Budelli è diventata una zona franca».
L’elenco delle bestialità è davvero molto lungo. C’è chi ha fatto il bagno e steso l’asciugamano sulla battigia, ma anche chi ha fatto di peggio. Lasciando la propria firma sulla spiaggia, scorrazzando da una parte all’altra della baia o portando via la sabbia rosa dentro buste e bottiglie di plastica. «Ne ho sorpreso qualcuno anche tre giorni fa e non ho potuto fare finta di niente – racconta Morandi -. È vero che ho deciso di non intervenire di fronte allo sbarco degli incivili, ma di certo non posso consentire che qualcuno si azzardi a rubare la sabbia». Alla protesta del custode di Budelli oggi fa eco l’appello al ministro dell’Ambiente lanciato dal senatore del Pd, Silvio Lai: «La gestione del parco di La Maddalena è totalmente inadeguata, è necessario che venga subito nominato un commissario. All’interno del consiglio del parco è in corso una lunga guerra e al di là delle inadempienze amministrative, ciò che appare più grave è che il bene più prezioso, cioè il patrimonio naturale, è abbandonato a se stesso».