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 2016  luglio 30 Sabato calendario

Mps è la banca meno solida d’Europa. Promosse le altre 4 italiane

Monte dei Paschi viene sonoramente bocciata negli stress test, ma anticipa l’effetto negativo con la vendita di tutte le sue sofferenze ad un prezzo più alto delle attese e vara un aumento di capitale da cinque miliardi di euro per finanziare l’intera operazione. La banca senese, che ieri ha vissuto l’ennesima giornata cruciale della sua storia recente, prova così a dare quella svolta lungamente attesa per la sua messa in sicurezza. 
L’operazione prevede lo scorporo di tutti i crediti di qualità peggiore per un totale di 27,7 miliardi, pari a 9,2 miliardi al netto degli accantonamenti già effettuati. La cosiddetta tranche «junior», quella più rischiosa, verrà assegnata agli azionisti con un apposito veicolo. La tranche intermedia (mezzanino) sarà coperta dal fondo Atlante, per un importo di 1,6 miliardi di euro. La parte restante, di qualità più elevata, sarà garantita da un prestito ponte concesso da un pool di banche per circa 6 miliardi di euro, in attesa delle Gacs, il sistema di garanzie pubbliche sulle cartolarizzazioni delle sofferenze bancarie. Il prezzo medio è del 33% del valore nominale dei prestiti. L’aumento di capitale verrà utilizzato anche per aumentare la copertura degli altri crediti difficili (ma di qualità migliore rispetto alle sofferenze) presenti nel portafoglio dell’istituto. Che dovrebbe avere un Cet1 (il requisito di patrimonio richiesto dalla Bce a fronte dei prestiti) dell’11,4% al termine dell’operazione. Soddisfatto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, per la soluzione «di mercato». Una operazione «senza precedenti» per il mercato italiano, con la quale la banca spera di ritornare «tra gli istituti leader del sistema bancario Italiano, con una posizione patrimoniale solida, un ridotto profilo di rischio, una qualità del credito significativamente migliorata ed un rinnovato potenziale di crescita». Nel tardo pomeriggio è arrivato il via libera della Bce, indispensabile per l’esecuzione del piano elaborato da Mediobanca e Jp Morgan con Lazard che ha assistito la banca senese. E la benedizione della Commissione europea, che lo giudica «in linea» con le norme Ue.Nella tarda serata, mentre l’ad Fabrizio Viola sta ancora illustrando agli analisti le decisioni del consiglio, arriva il verdetto dell’Eba sugli stress test. Verdetto impietoso quanto atteso: Mps supera lo scenario base, ma nello scenario più negativo (con un forte calo del pil italiano) risulta la peggiore d’Europa con un patrimonio Cet1 negativo del 2,23%.
Il consiglio di ieri ha approfondito anche il piano presentato in extremis da Corrado Passera e dalla banca d’affari svizzera Ubs. Senza però lasciare che ad illustrarlo fosse lo stesso ex ministro ed ex ad di Intesa Sanpaolo, che ambiva al ruolo di ad di Mps. Un piano che prevedeva una «ripatrimonializzazione» complessiva di 4,5 miliardi che però il consiglio non ha ritenuto di dover ricevere, per le troppe incognite che avrebbe presentato. Un giudizio che ha evidentemente irritato Passera, che in serata ha emesso una nota per auspicare una discontinuità «non solo finanziaria» per Mps.
La strada scelta prevede la garanzia per l’aumento da parte di un pool di otto banche, tutte estere a parte Mediobanca: oltre a Jp Morgan ci sono Citigroup, BofA, Merrill Lynch, Goldman Sachs, Credit Suisse, Deutsche Bank e Santander.
Atlante, che con Fonspa ha svolto l’attività di verifica dei crediti da cedere, deve però fare i conti con le polemiche delle casse previdenziali chiamate a contribuire ad Atlante 2. Dopo commercialisti e chimici si sono sfilati anche i geologi mentre cresce il malumore anche delle altre categorie.