Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  luglio 29 Venerdì calendario

Le manovre di Caltagirone: scende in Acea, entra in Suez

Da un lato, il gruppo Caltagirone spegne sul nascere possibili motivi di contrasto con la nuova giunta dei Cinquestelle a Roma. Dall’altra, sistema un nuovo tassello nella sua strategia di crescita in Europa. E come conseguenza, il neo sindaco Virginia Raggi potrebbe aver trovato un alleato prezioso nella sua battaglia per dotare Roma di un miglior servizio per lo smaltimenti dei rifiuti. Sono le principali ricadute dell’operazione che ruota attorno ad Acea, l’utility multiservizio della capitale che vede come socio di maggioranza, con il 50% delle quote il Comune di Roma. L’operazione prevede un accordo tra gli altri due soci di peso di Acea: il gruppo Caltagirone venderà quasi tutta la sua quota in Acea all’azienda francese Suez: in questo modo, Suez salirà dal 12,5% al 23,12% del capitale, mentre all’imprenditore romano rimarrà soltanto un quota residuale attorno al 5%.
Ma c’è di più: la famiglia Caltagirone riceverà in cambio nuove azioni di Suez, pari al 3,5% del capitale del gruppo quotato a Parigi, uno dei leader mondiali nei settori del trattamento dei rifiuti e della gestione del ciclo idrico integrato (acquedotti e depuratori). Con la possibilità, secondo indiscrezioni, di poter salire in futuro fino al 6%.
Non solo: con questa operazione il gruppo Caltagirone diventerà il terzo azionista di Suez alle spalle di Engie (l’ex Suez Gaz de France), che detiene il 33,6% del capitale e della banca Caixa group, che invece ne controlla il 5,7%. Non si tratta solo di un investimento finanziario, comunque di un certo rilievo: l’operazione si inserisce, secondo le intenzione delle parti, in «un progetto di cooperazione industriale lungo periodo».
Sia Suez che Caltagirone hanno messo a segno un punto nelle loro strategie europee. La società francese si rafforza in Acea, azienda che ha un progetto di espansione nel settore idrico. Ma potrebbe giocare anche le sue carte sulla partita rifiuti.
Da parte sua, Caltagirone procede nell’internazionalizzazione del gruppo. All’inizio della settimana, tramite la controllata Cementir aveva annunciato l’acquisizione delle attività di Heidelberg Cement in Belgio, proprietari della più grande cava d’Europa, per un valore complessivo dell’operazione pari a 312 milioni di euro.
La cessione del pacchetto azionario da Caltagirone a Suez potrebbe anche essere letta come un modo per mettere la parola fine alle polemiche che hanno coinvolto Virginia Raggi: in campagna elettorale. l’esponente grillina aveva detto di voler cambiare tutto il vertice di Acea prima della loro scadenza naturale, provocando scossoni al titolo.
Manager che ieri hanno consegnato ai soci una semestrale in crescita. Acea ha chiuso il periodo con un utile salito a 149,5 milioni (+50,6%) grazie a un secondo trimestre che registra profitti per oltre 82 milioni (54,8 milioni nel secondo trimestre 2015).