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 2016  luglio 29 Venerdì calendario

Sarà il gruppo Atlantia a controllare l’aeroporto di Nizza

Il gruppo Atlantia, che controlla Aeroporti di Roma e Autostrade per l’Italia, atterra in Costa Azzurra. Nell’ambito dell’operazione di privatizzazione, il consorzio Azzurra guidato dalla holding italiana (75%) in cordata con Edf Invest (25%) si è aggiudicato il 60% del capitale posseduto dallo Stato francese nella società che controlla l’aeroporto di Nizza, sbaragliando la concorrenza di altri consorzi formati dai principali colossi europei nelle infrastrutture e dai maggiori operatori bancari e assicurativi. Alla scadenza di metà luglio erano infatti arrivate cinque offerte per lo scalo nizzardo che valorizzavano la quota fra i 750 e i 900 milioni di euro ed era poi scattata la fase di rilanci. L’offerta del consorzio italo-francese, da 1,222 miliardi di euro, è stata preferita a quella del team guidato dalla transalpina Vinci, uno dei principali player mondiali nella gestione aeroportuale e che soltanto in Francia gestisce 12 scali. L’aeroporto di Nizza è il terzo in Francia dopo gli scali parigini di Charles de Gaulle e Orly per traffico passeggeri con 12 milioni nel 2015. È collegato con 107 destinazioni e nel primo semestre di quest’anno ha fatto registrare un aumento passeggeri del 5,1%.
L’OFFERTA MIGLIOREQuella della cordata italo-francese «è l’offerta più idonea, sia dal punto di vista finanziario che per il progetto industriale, strategico e sociale. È l’offerta che meglio valorizza il potenziale di sviluppo dello scalo di Nizza» commenta il ministero delle Finanze francese. «Il consorzio Azzurra – continua – dispone di un’esperienza aeroportuale solida e si è inoltre impegnato a preservare l’occupazione esistente e a continuare gli sforzi di riduzione dell’impatto ambientale della struttura».
Soddisfatto Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia: «La decisione del governo francese riconosce innanzitutto la validità del nostro progetto industriale. L’aeroporto di Nizza è un asset unico, a servizio di una delle più importanti destinazioni turistiche mondiali, con un forte potenziale di crescita delle destinazioni e del settore commerciale, grazie all’ampliamento previsto dell’offerta verso la fascia alta di clientela. L’operazione – continua Castellucci – si inserisce perfettamente nel quadro delle nostre strategie di crescita negli aeroporti di destinazione globale. Il potenziale miglioramento delle performance, grazie all’apporto del nostro know-how industriale alla base del successo negli ultimi anni nel rilancio dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, rende questo investimento un’opportunità di crescita attrattiva per il Gruppo».
In una nota, inoltre, la società informa che «il contratto di cessione verrà aggiudicato in via definitiva nei prossimi mesi al completamento della procedura di gara e della negoziazione dei termini definitivi del contratto di compravendita».
Atlantia negli ultimi anni (dopo la fusione con Gemina nel 2013 che ha portato ADR sotto il suo controllo diretto) ha messo a punto con successo una strategia di sviluppo dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
LA QUALITÀNel secondo trimestre del 2016 il principale scalo della Capitale ha raggiunto il più alto indice di gradimento in assoluto della storia tra i passeggeri per la qualità dei servizi erogati, secondo la classifica globale dell’ACI (Airport Council International, l’associazione internazionale che monitora e certifica la soddisfazione dei passeggeri in oltre 250 scali in tutto il mondo). ACI ha attribuito al Leonardo da Vinci un punteggio complessivo pari a 4,07 (su una scala da 1 a 5), che ha portato l’aeroporto di Fiumicino a conquistare il secondo posto assoluto in Europa, dopo Heathrow, per qualità dei servizi offerti ai passeggeri, superando i principali hub europei come Madrid, Parigi CDG, Francoforte e Amsterdam. Gli investimenti di Adr nel 2014 e nel 2015 hanno avuto una forte accelerazione (169 milioni di euro nel 2014 e 323 milioni di euro nel 2015 contro i 53 milioni del 2012), recuperando il precedente ritardo. Per il 2016 – anno di chiusura dell’attuale periodo regolatorio, della durata di 4 anni – il contratto di programma ha stabilito investimenti cumulati (nel periodo 2013-2016) per 930 milioni di euro. Adr prevede di superare tale target, arrivando a quota 1 miliardo di euro.
Lo Stato francese è già uscito nel 2014 dalla gestione dell’aeroporto di Tolosa. Nel programma di privatizzazione anche lo scalo di Lione, il quarto del Paese con 9 milioni di passeggeri, la cui gara è stata vinta dal consorzio guidato da Vinci (51%) insieme a Caisse des Depots e Predica (entrambi con il 24,5%).