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 2016  luglio 29 Venerdì calendario

A Cannes i bagnini sono armati

Non ci sono ancora i metal detector e non è obbligatorio per adesso sfilarsi i sandali, ma per accedere alle spiagge di Cannes, fino al 31 ottobre prossimo, occorre passare al vaglio dei poliziotti: niente borse voluminose, nemmeno parlare di valigie o trolley, le sacche da mare vengono ispezionate, i materassini tastati. I controlli sono a campione ma l’ordinanza del sindaco David Lisnard detta regole chiare. Per non perdere tempo in coda, sono consigliati borse trasparenti delle quali sia facile verificare il contenuto con un colpo d’occhio. Gli agenti bloccheranno chi tenta di introdurre pacchi, zaini, involucri opachi, potenzialmente imbottiti di esplosivo o di armi. Non si può mai sapere quali nuovi stratagemmi possano inventarsi i terroristi e il ricordo della strage di 38 turisti sulla spiaggia di Sousse, tredici mesi fa, in Tunisia, alimenta i peggiori incubi dei responsabili della sicurezza.
Le spiagge sono ritenute, con qualche fondamento, gli obiettivi più facili per gli attacchi a basso costo con cui gli affiliati dell’ultim’ora all’Isis stanno insanguinando l’Europa. Impossibile proteggerle tutte, ma sindaci e prefetti cercano almeno di dare l’impressione di avere la situazione sotto controllo. Il presidente François Hollande ha annunciato la creazione di una Guardia nazionale con i riservisti. Gendarmerie, caserme, commissariati quest’estate dovranno mantenersi a ranghi quasi completi per assicurare la mobilitazione pretesa dal governo, dopo già un mese di straordinari per gli Europei di calcio. L’estate, con le sue feste, i festival, i cinema all’aperto è la stagione più vulnerabile e, nel dubbio, i prefetti preferiscono annullare, restringere, blindare.
Cassata la marcia di commemorazione delle vittime dell’attentato del 14 luglio a Nizza: la «marcia bianca» convocata via Facebook prevedeva un concentramento di alcune decine di migliaia di persone sulla Promenade des Anglais, là dove il camion guidato da Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha ucciso 84 persone e ne ha ferite oltre 300, cinque delle quali ancora tra la vita e la morte. Impossibile garantire che nella folla non s’infiltri qualche jihadista improvvisato e le autorità hanno vietato la manifestazione. Gli organizzatori sperano di poter almeno liberare domenica decine di palloncini bianchi in memoria delle vittime.
A Tolone, fra Marsiglia e Saint-Tropez, ci si prepara a un ferragosto blindato: il prefetto del Var ha finito per autorizzare i fuochi d’artificio, ma soltanto a patto di chiudere tutti i parcheggi sul lungomare con blocchi di cemento dalla sera del 14 alla mattina del 16 agosto: un servizio di navette trasporterà gli spettatori dai parcheggi del centro alle spiagge del Mourillon, dove saranno allestiti dei filtri di controllo. Una prova generale in vista dell’America’s Cup in programma dal 9 all’11 settembre.
Anche la costa atlantica francese è sotto la massima sorveglianza: alle Sables-d’Olonne, in Vandea, sono i Crs, i celerini preposti di solito all’ordine pubblico, a sorvegliare il litorale. Più a nord, in Bretagna, a Saint-Malo, sono arrivati i rinforzi già previsti prima ancora dell’ultimo attentato in Normandia: «Non sono più numerosi degli anni passati – ha precisato il commissario di polizia, Pascal Serrand —. La differenza quest’anno è che in spiaggia i capi del servizio di soccorso avranno una pistola automatica, inserita in un astuccio adattabile alla tenuta balneare». I «bagnini» armati hanno incontrato il favore di turisti e residenti che si dicono tranquillizzati.
In effetti, è quasi un privilegio: a Nantes, nella Loira Atlantica, i villeggianti si lamentano della scarsa presenza di gendarmi, che invece si fanno notare, a piedi, a cavallo e in bicicletta sulle sponde della Piccardia. Dove, a Fort Mahon, domenica scorsa, lo spettacolo di fuochi d’artificio sulla spiaggia è stato protetto come un fortino da sacchi di sabbia a difesa del lungomare.
Infine le spiagge di città: la 15esima edizione di Paris Plage è stata inaugurata mercoledì della settimana scorsa, alla presenza dei sindaci di Tunisi e di Sousse, con grande dispiegamento di forze dell’ordine. La strada che costeggia la spiaggia, sulla Rive Droite, tra il primo e il quarto arrondissement è chiusa al traffico con blocchi di cemento e auto della polizia per impedire a un «veicolo-ariete» di sfondare le transenne. Uno zodiac della prefettura pattuglia la Senna. Ma la pedonalizzazione dei Champs-Élysèes fissata per il 7 agosto è stata annullata, così come il festival del cinema all’aperto.