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 2016  luglio 28 Giovedì calendario

Starmie e Zubat, i Pokémon al Quirinale

Al Quirinale i Pokémon fanno sul serio: a presidiare il palazzo c’è un mostro potente. È a guardia di una palestra di Pokémon Go, centri nevralgici del gioco. Il mostro si chiama Starmie. Forma a stella, colore viola, 793 punti lotta. Fuori portata, almeno per noi. La piazza è quasi deserta: una famiglia di turisti spagnoli si ripara all’ombra della Fontana dei Dioscuri, una coppia asiatica tenta di orientarsi con una cartina in mano, due poliziotti nei pressi dell’entrata osservano i passanti appoggiati ad una volante. «Macché, da quando siamo qui di persone in cerca di Pokémon non ne abbiamo viste», dice un agente. «Fa troppo caldo». In realtà nei giorni scorsi per tre volte sono stati allontanati dei “cacciatori” che si erano avvicinati all’entrata direttamente in automobile.
Nella piazza il pezzo forte è la palestra, ma si possono catturare tre Pokémon di valore basso che vivono presso la fontana fra i quali Zubat. Ci sono anche tre PokeStop, messi nei pressi di punti di interesse storico. Due portano il titolo di “Quirinale”, il terzo di “Roma, Quirinale, La Fontana”, con buona pace di chi crede che la app creata in California dalla Niantic sia strumento per allargare gli orizzonti culturali. Intanto a diecimila chilometri di distanza proprio il fondatore della Niantic, John Hanke, ha spiegato che siamo all’inizio. Durante il Comic-Con di San Diego, la fiera più nota legata alla cultura geek, ha dichiarato che il gioco è appena ad un decimo delle sue possibilità. Presto ci saranno stazioni dove curare gli animali virtuali, si potranno scambiare i Pokémon (aprirà le porte ad un mercato parallelo), compariranno mostri rari che porteranno il numero complessivo a 151. Sarà contento Nick Johnson, il ragazzo di Brooklyn che per primo ha catturato tutti i 142 oggi disponibili. E anche se al presidente Mattarella questa caccia appare «surreale», la Niantic intende restarci a lungo in testa alle classifiche degli app store, riempendo le città sempre più di elementi digitali.
«Quanti ne avete presi?», ha chiesto ieri via Twitter il vicepresidente per il Mercato unico digitale Andrus Ansip, estone di 60 anni, mentre si aggirava a Bruxelles vicino alla sede della Commissione Ue. Ormai è “pokemans” come l’ha chiamata Tim Cook, gran capo della Apple, che intende puntare pure lui sulla realtà aumentata ormai divenuta di massa.
Lasciamo il Quirinale con la certezza che bisognerà tornarci, chissà a caccia di cosa. Due turisti in sella ad una vespa affittata entrano a velocità sostenuta nello slargo non sapendo che il transito è vietato. Il fischietto del poliziotto li spaventa. Finiscono a terra, senza conseguenze gravi. La vespa però ci passa a 40 centimetri dalla caviglia. Ma con lo sguardo incollato allo schermo, ce ne accorgiamo solo quando è già tutto accaduto.