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 2016  luglio 26 Martedì calendario

Girare per strada con un machete non è reato

Se uno gira per strada con una pistola senza porto d’armi, lo arrestano. Ma se uno gira per strada con un machete o un’ascia o un coltellaccio, non può essere arrestato per il porto «senza giustificato motivo» di queste armi bianche, e va incontro solo a una contravvenzione.
A lungo non è stato un gran problema: un po’ perché il buon senso (e persino la salute mentale) assisteva ancora la maggior parte della popolazione (compresa quella eventualmente deviante); e un po’ perché la legislazione italiana in materia di armi, risalendo al 1975, comprensibilmente guardava alle P38 e ai Kalashnikov degli anni di piombo.
Ma da tempo – e ben prima del 17enne che in Germania ispirandosi alla propaganda jihadista ha ucciso tre persone aggredendo i passeggeri di un treno con un machete – si sono moltiplicati gli scontri fra tifosi, le risse notturne, le liti fra automobilisti, i duelli tra sempre più violente bande rivali di «latinos». E proprio prendendo spunto dalla coltellata mortale sferrata su un tram da un 20enne membro di una gang giovanile salvadoregna a un 18enne albanese reo soltanto di aver difeso dallo sgozzamento un suo amico sudamericano, il giudice milanese Ambrogio Moccia ora scrive di dover «sottolineare una volta di più l’inquietante incongruenza nella legislazione, assai grave perché si traduce nell’indebolimento, se non vanificazione, dell’opera di prevenzione». E suggerisce un «ammodernamento funzionale» della legislazione «in termini proporzionati al crescendo delinquenziale» che le cronache segnalano: «Appare oggi clamorosamente contrario alle esigenze della sicurezza sociale che il soggetto sorpreso dalla Polizia mentre porta in luogo pubblico e senza giustificato motivo un coltello, un taglierino, ma anche una scure o un machete, si renda responsabile di una mera contravvenzione (!) e non sia minimamente passibile di arresto, neanche quando risulti evidente la pericolosità del porto».