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 2016  giugno 29 Mercoledì calendario

Il vero show sono gli allenatori in panchina. Mettete più telecamere su di loro

Osservare Antonio Conte sbracciarsi e organizzare, come un direttore d’orchestra, gli azzurri contro gli spagnoli, è stato uno spettacolo nello spettacolo. Imperdibile. In realtà, l’avremmo perso, se non fosse stato per il fatto che l’allenatore italiano era praticamente in campo: due passi più indietro e sarebbe sparito dall’inquadratura, solo la telecamera ravvicinata, quella che riprendeva un basito Del Bosque, l’avrebbe, di tanto in tanto, mostrato. Perché, in realtà, la striscia di prato occupata da coach e riserve è fra gli ultimi angoli ciechi del nostro mondo. Per vedere cosa vi succede, dobbiamo aspettare che il regista della trasmissione tv decida di mostrarcelo. O, al massimo, sentircelo raccontare dall’inviato «bordocampista» interpellato di tanto in tanto dal telecronista.
Eppure, in pochissimi campi di tutto il mondo, la regia piazza le telecamere sulle tribune opposte dello stadio, in modo che, inquadrando il gioco, venga messo a fuoco in modo permanente anche l’allenatore. Potremmo così vedere gli scatti di Guardiola accanto all’ennesimo show di Mourinho (ora che sono di nuovo «insieme» a Manchester...), ma anche l’impassibilità di un Allegri. Avremmo anche potuto scorgere (da lontano) il match Mancini-Sarri... È tempo di mettere anche questo luogo (come moltissimi altri della nostra vita – dagli ingressi «ecopass» delle città alle case dei reality tv) sotto lo sguardo «live» di una telecamera. Proprio come, da sempre, fanno i cameramen del basket, già piazzati di fronte alla «panca»: i telespettatori, mentre osservano l’incontro, possono sbirciare tutto ciò che avviene fuori campo semplicemente guardando la parte alta dello schermo. Perché allora non vedere tutto in prima persona anche nel football? In fondo, la panchina è sempre stata uno dei punti caldi del calcio...