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 2016  giugno 24 Venerdì calendario

Sergio Staino, un vignettista alla direzione dell’Unità: «Se davvero me lo daranno in mano farò quello che non si fa più: dirò cose di sinistra»

La sua ricetta per il giornale? «La filosofia di Bobo. Cuore e anima. Anima e cuore». Parola di Staino, il vignettista «papà di Bobo» appunto, designato ieri come nuovo direttore dell’ Unità al posto di Erasmo D’Angelis. Ha parlato con la proprietà, Staino, e anche con l’attuale direzione: «Non ho ancora parlato con Renzi, però. Gli ho scritto e l’ho cercato. Ma finché non chiude con la direzione del partito sarà difficile parlargli». Staino ha accolto con entusiasmo la proposta di dirigere l’ Unità. «È un bel giocattolino. Se davvero me lo daranno in mano farò quello che non si fa più: dirò cose di sinistra». In redazione non sanno ancora nulla del cambio di direttore e, anzi, il comitato di redazione ha scritto proprio ieri una lettera all’ad per chiedere delucidazioni sul piano industriale e sul piano editoriale. Dice Bianca Di Giovanni, uno dei membri del cdr: «Prima del nome del direttore siamo interessati a sapere e a capire che cosa si voglia fare del nostro giornale». Sull’ipotesi di Staino come nuove direttore nulla da dire tra i giornalisti: «È in linea con il nostro giornale». Lui, intanto, annuncia: «Mi piacerebbe portare persone nuove nel giornale, nuovi collaboratori. Nomi? È presto». Si dice che vorrebbe Adriano Sofri. «Posso dire soltanto che non chiamerò fiorentini». Sofri è di Massa.