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 2016  giugno 24 Venerdì calendario

Il pazzo armato che ha seminato panico e paura in un grande centro commerciale a Viernheim, in Germania

Ore di terrore in Germania ieri dopo che nel primo pomeriggio un uomo armato ha fatto irruzione in un cinema dentro un grande centro commerciale a Viernheim, nel sud dell’Assia, a 10 km da Mannheim. Immediato l’intervento delle teste di cuoio che, accertata la situazione di pericolo per la gente, ha aperto il fuoco e freddato l’uomo. Notizie contrastanti si sono susseguite inizialmente nei collegamenti in diretta tv. A un certo punto si è parlato di decine prima 25 poi fino a 50 feriti, rimasti intossicati da gas urticanti. La polizia ha confermato invece che non ci sono stati feriti. L’identità dell’uomo, e il possibile movente del suo gesto, non sono noti e sono oggetto di indagini. Sembrerebbe comunque escluso un atto terroristico di matrice islamista. L’uomo sembrava in stato confusionale e si sospetta soffra di disturbi psichici.
LA CHIAMATA DI AIUTO
L’assalto al cinema Kinopolis del Rhein-Neckar Zentrum, un mega centro commerciale nella Robert-Schumann Strasse allo snodo autostradale di Viernheim, con molti negozi, locali e ristori, è cominciato poco prima delle 15. Il complesso multisala ha una capacità complessiva di circa 2.500 posti. In tutto le sale sono 11 e la programmazione abbraccia tutti i gusti, incluso il genere avventuroso in 3D. Fra gli altri viene proiettato The Neon demon con Keanu Reeves e Alessandro Nivola. Al momento dell’irruzione c’erano nella sala poche persone. L’uomo è penetrato armato, il volto coperto e ha sparato alcuni colpi in aria. Avrebbe preso anche diverse persone in ostaggio. Alle 14:45 è arrivata una chiamata di aiuto alla polizia. Poco dopo l’intervento di forze speciali, arrivate anche da Francoforte in elicottero, del Sek, lo Spezialeinsatzkommando della polizia federale. Una trentina di agenti armati di tutto punto, con caschi e mitra. 
Frammentarie e non confermate le notizie trapelate inizialmente all’esterno: la polizia aveva imposto un blocco dell’informazione ritendendo che l’assalitore potesse seguire le immagini in tv ed essere informato quindi sulle sue mosse. Le dirette tv erano alimentate all’inizio solo da informazioni e testimonianze che circolavano sui social media. Dopo circa un paio di ore il ministro dell’Interno dell’Assia, Peter Beuth, parlando nel arlamento del Land a Wiesbaden, ha reso noto che l’assalitore era stato ucciso dalle forze speciali e che non vi erano stati feriti. 
L’allarme era scattato alle 14:45, l’uomo era mascherato e in possesso di un’arma a canna lunga, ovvero un fucile mitragliatore. L’uomo, precisava, sembrava in stato confusionale e agiva probabilmente da solo. Fonti della sicurezza escludono che si sia trattato di un attentato terroristico. 
Si indaga comunque sul possibile movente e sul profilo dell’autore, la cui identità, come pure nazionalità ed età, non erano state in serata rese note. Le indagini sono affidate alla procura di Darmstadt e alla polizia criminale dell’Assia. Dopo l’allarme, ha dichiarato una portavoce della polizia, è stato possibile localizzare l’uomo del complesso multisala. È seguita una situazione pericolosa e la polizia ha quindi sparato. 
L’OFFERTA DI DENARO
Non era chiaro al momento quante persone fossero state prese in ostaggio e quante si trovassero nel complesso. Ai microfoni della rete Ntv, un impiegato che era alla biglietteria quando è entrato l’assalitore, lo ha descritto sui 18-20 anni e di piccola statura. Parlava ad alta voce e senza accento. Ha minacciato anche lui, che a sua detta gli ha offerto del denaro per dissuaderlo: l’uomo però l’ha rifiutato. Il dipendente quindi è riuscito a premere il bottone dell’allarme. L’assalitore è entrato nella sala, ha chiuso le porte e intimato alla gente di sdraiarsi a terra. Sulla rete si è scatenata intanto la reazione dei tedeschi: da voci preoccupate per l’incertezza e i crescenti rischi per la sicurezza, ai complimenti di semplici cittadini alla polizia per la tempestività ed efficacia dell’intervento: con loro stiamo sicuri, ci proteggono bene, è il tenore dei messaggi.