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 2016  maggio 30 Lunedì calendario

Quest’anno niente pellegrinaggio alla Mecca per i musulmani iraniani

Niente pellegrinaggio alla Mecca, almeno per quest’anno, per i musulmani iraniani. Le trattative fra Iran e Arabia Saudita sono fallite e Teheran ha annunciato ieri che non consentirà ai suoi cittadini di recarsi nei luoghi santi in quanto «non ci sono le condizioni di sicurezza». Prima era successo solo fra il 1987 e il 1989.
Le relazioni fra le più importanti potenze sciita e sunnita sono ai minimi termini dopo l’esecuzione, a gennaio, dell’imam Al-Nimr, leader religioso e politico della minoranza sciita nel regno saudita. Ma Teheran imputa a Riad di non garantire la sicurezza ai suoi pellegrini, dopo la strage per una calca lo scorso 24 settembre, quando morirono, secondo il bilancio ufficiale, 700 persone. Secondo fonti di agenzia occidentali, come l’Afp, le vittime furono in realtà tremila, comprese centinaia di iraniani.
L’hajj, o pellegrinaggio grande, è uno dei cinque pilastri dell’Islam, sia sunnita che sciita. Ogni fedele deve compierlo almeno una volta nella vita. Si svolge di solito due mesi dopo la fine del ramadan e quest’anno sarà fra l’8 e il 14 settembre. L’Iran ha accusato il governo saudita di «sabotaggio».
Riad sostiene di aver offerto al governo iraniano misure di sicurezza come il controllo con telecamere di sorveglianza, e la possibilità di ottenere visti all’ambasciata svizzera oltre che «via e-mail». L’ambasciata saudita a Teheran è stata assalita dalla folla dopo l’esecuzione dell’imam Al-Nimr ed è chiusa da allora.