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 2016  maggio 28 Sabato calendario

Putin è ad Atene per comprarsi ferrovie e porti

Il presidente russo, Vladimir Putin, è arrivato ieri ad Atene per una visita di due giorni, dedicata ai temi dell’energia, delle privatizzazioni e delle relazioni tra Mosca e la Nato. Ieri Putin ha in programma un incontro con il premier greco Alexis Tsipras, mentre oggi visiterà il Monte Athos, dove da mille anni si trova il monastero di San Panteleimon, abitato per lo più da monaci russi. Quindi, sarà raggiunto dal capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill.
Putin vuole rafforzare i già profondi e consolidati rapporti tra i due Paesi che condidono forti legami culturali e religiosi. La visita di Putin è la prima in Grecia da nove anni. Il governo di sinistra guidato dal premier Alexis Tsipras ha cercato di coltivare legami sempre più stretti con Mosca, a volte irritando gli altri membri dell’Ue e della Nato. I colloqui tra i due governi si concentreranno soprattutto sul commercio, gli investimenti, in particolare nei settori dell’energia e dei porti marittimi, secondo una dichiarazione rilasciata dall’ufficio di Putin. Grecia e Russia hanno ipotizzato qualche tempo fa un progetto di gasdotto in territorio greco per portare gas russo verso l’Europa attraverso la Grecia, anche se il piano si è fermato alla fase dei progetti. Putin è arrivato in Grecia proprio 10 giorni dopo l’inaugurazione della Trans Adriatic Pipeline (Tap) che porterà gas in Europa dall’Azerbaijan, un progetto internazionale che rivaleggia con le ambizioni russe di esportare gas nel quadrante sud del mediterraneo.
Negli ultimi anni Mosca ha risposto al progetto rivale, proponendo gasdotti alternativi che avrebbero dovuto promuovere gli interessi energetici russi nel sud-est dell’Europa. Putin sta anche cercando di promuovere un concorrente diretto del Tap, l’IGI Poseidon, un progetto di gasdotto guidato dal gigante russo del gas Gazprom volto a trasferire il gas russo attraverso la Turchia, o, eventualmente, la Bulgaria, e poi in Grecia e in Italia. Alcuni funzionari greci hanno detto che il progetto Poseidon sarà oggetto dei colloqui tra russi e greci, ma che non c’è molto da aspettarsi a causa delle pessime relazioni tra la Turchia e la Russia in seguito all’abbattimento di un aereo russo da parte di Ankara ai limiti del confine siriano.
«Essendo a conoscenza dell’intenzione da parte dei leader greci di trasformare il paese in un hub energetico nei Balcani, abbiamo sempre inserito la Grecia nei nostri piani per migliorare la fornitura di idrocarburiall’Europa centrale e occidentale» ha scritto Putin in un articolo pubblicato nel quotidiano conservatore greco Kathimer ini giovedì. Si parlerà anche dell’interesse della Russia per l’acquisto della Trainose, la società ferroviaria statale greca, e del porto di Salonicco, che sono entrambi inclusi nella lista dei progetti da privatizzare della Grecia.
Putin sarà accompagnato da una delegazione di ministri e uomini d’affari le cui aziende già operano o sono interessate ad operare in Grecia. Tra questi il presidente di Gazprom Alexei Miller, l’a.d. di Rosneft, Igor Sechin, e il Ceo delle ferrovie russe Belozerov. La Grecia ha mantenuto stretti rapporti con Mosca anche dopo che l’Ue ha imposto sanzioni economiche, nell’estate del 2014 in risposta alla annessione russa della Crimea e il suo sostegno ai separatisti in Ucraina orientale. Atene ha espresso riserve circa le sanzioni Ue, ma non le ha bloccate. Le sanzioni scadono a luglio, ma dovrebbero essere rinnovate. La Russia ha imposto contro-sanzioni all’Occidente, tra cui il divieto di importare prodotti agricoli, compresi quelli provenienti dalla Grecia.
Il premier Tsipras ha visitato Mosca per due volte nel 2015, al culmine degli scontri della Grecia con la troika dei creditori.