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 2016  maggio 27 Venerdì calendario

Nel meraviglioso mondo di Virginia Raggi, lì dove i Rom pagano le tasse, le mamme lavano i pannolini e al mercato si bevono spritz. Vabbe’

Immaginate la Roma che sarà, se vince Virginia Raggi dei cinque stelle: una città dove si pratica il baratto, si viaggia in funivia, i rom pagano le tasse e le mamme lavano i pannolini dei figli. I progetti del Movimento sono, non vogliamo dire bizzarri, senz’altro suggestivi, ed eccentrici rispetto alle solite campagne elettorali. Vediamo uno per uno i più sorprendenti.
Baratto 
L’idea è di promuovere l’uso di «monete complementari», come già succede in alcuni paesi della Sardegna. Raggi ha spiegato che funzionerebbe così: io barbiere ti taglio i capelli a otto euro anziché a dieci e tu in cambio mi dai due monete virtuali che io investirò dall’idraulico o dal salumiere, purché aderente al circuito. È uno stratagemma che ai cinque stelle è sempre piaciuto molto, ma è di complicata adozione, soprattutto in una città allegramente anarchica come Roma, dove si rischia di mettere in piedi una mastodontica evasione fiscale.
Rom 
Molto banale e trucido il proposito di radere al suolo i campi con le ruspe, dice Raggi. La soluzione? Anzitutto «un censimento socio-sanitario e patrimoniale» di modo che «chi ha finanze sufficienti dovrà prendersi una casa», poi «i bambini devono andare a scuola» ma soprattutto «gli adulti devono lavorare e pagare le tasse, come tutti». Non sembra un progetto di facilissima attuazione. In particolare si ignora di quale forza di persuasione sia dotata Raggi per convincere un rom ad abbandonare plurisecolari abitudini e trasformarsi in un impiegato del ceto medio.
Funivia 
Per decongestionare il traffico, la candidata dei cinque stelle pensa a una funivia che colleghi quartieri periferici congestionati dal traffico alle fermate della metropolitana. La proposta ha sollevato l’ormai leggendaria ironia del web, ma è un sistema studiato in tutto il mondo (anche a Parigi, Berlino e Londra) perché costa meno della metropolitana. A Roma, poi, scavare per la metro diventa subito una questione da archeologi più che da ingegneri.
Mamme green 
Siccome il 10 per cento dei rifiuti indifferenziati è costituito dai pannolini dei bebè, Raggi intende distribuire pannolini lavabili. E se le mamme saranno in difficoltà con l’olio di gomito, si costituiranno cooperative di quartiere deputate all’«igienizzazione», col vantaggio di creare nuovi posti di lavoro, magari non ambitissimi. 
Mondo green
Ridurre i rifiuti drasticamente, l’impegno è strenuo. Pronti via, si tratterà di eliminare gli imballaggi inutili, per esempio via le bottiglie di plastica in favore di quelle di vetro (con vuoto a rendere): buona idea, anche se fisicamente impegnativa. Oppure incentivare la scomparsa dei contenitori di polistirolo per la frutta. Altra iniziativa: impiantare ovunque mercatini dell’usato, purché non si riempiano di banchetti di pannolini lavabili.
Aperitivi
Per aumentare la socializzazione, che a Roma non si direbbe un problema pressante, Raggi conta di arricchire i mercati «con banchi che eroghino servizi». A fianco del banco del pesce e di quello dell’intimo, si avranno banchi che sfornano pizze e banchi che servono apertivi. È un punto che non metteremmo in cima al programma.
Uber
Davanti alla deregulation di internet, gli effetti catartici della rete sfuma. Guerra a Uber, anche perché si sa che a Roma i tassisti è meglio non farli arrabbiare. E chiusure festive dei negozi per evitare lo sfruttamento dei commessi. Addio alla spesa dell’ultimo minuto: saremo al mercato a bere uno spritz. 
Animali
Dentro il Grande raccordo anulare, saranno vietati gli animali nei circhi e il Bioparco non acquisterà più i suoi ospiti ma li avrà da abbandoni o sequestri. Siccome Roma è invasa da pappagalli, volpi, cinghiali, serpenti, topi e gabbiani, un certo tipo di ricambio è garantito.