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 2016  maggio 26 Giovedì calendario

La Juventus vale quanto Milan e Inter messe insieme

La Juventus vale quanto Milan e Inter messe insieme. È una delle conclusioni del primo studio internazionale sul calcio che misura il valore delle 32 principali squadre europee, al primo gennaio 2016. Al primo posto dello studio, realizzato da Kpmg, ci sono due club alla pari, Real Madrid e Manchester United, valutati 2.905 milioni di euro ciascuno. La Juventus, prima delle italiane, è nona, vale 983 milioni. Cioè 39 milioni in più della somma del valore di Milan (15esima con 545 milioni) e Inter (17esima con 399 milioni), pari a 944 milioni.
Lo studio di Kpmg, «Football Club’s Valuation: The European Elite 2016», non tiene conto solo dei ricavi, come fa la rassegna annuale di Deloitte sui club più ricchi («Football Money League»), ma analizza anche la redditività, il potenziale sportivo e commerciale, i diritti televisivi, la proprietà dello stadio, considerata un generatore di ricavi aggiuntivi. È?stato applicato il metodo del «valore d’impresa» o «enterprise value», comunemente usato per la valutazione delle aziende di ogni tipo.
Il valore d’impresa di una società – come spiega Kpmg – è calcolato come la somma del valore di mercato del capitale proprio dei soci (o patrimonio netto), più il totale dei debiti finanziari meno la cassa o i valori finanziari equivalenti che “nettano” l’indebitamento. «Abbiamo misurato il valore dell’azienda a prescindere dai debiti», osserva Andrea Sartori, il partner di Kpmg e Global head of sports che ha guidato lo studio.
Le 32 squadre sono state selezionate in base a due criteri: devono essere tra le prime 50 d’Europa sia per i ricavi sia per il coefficiente Uefa negli ultimi 5 anni. Sono stati considerati almeno gli ultimi due bilanci pubblicati e con riferimento alla stagione sportiva terminata al 30 giugno 2015. Quindi non contano i risultati sportivi né economici della stagione in corso. A ogni squadra è stato attribuito un valore che oscilla in una forchetta tra un minimo e un massimo. La classifica pubblicata nella tabella è stilata in base al «punto medio» di tale forchetta.
Il Real Madrid, da 11 anni prima squadra al mondo per ricavi(577 milioni nel bilancio al 30 giugno 2015), per Kpmg vale tra un minimo di 2.814 e un massimo di 2.996 milioni, il Manchester United (terzo per ricavi con 519,5 milioni) vale tra 2.829 e 2.981.
Il Barcellona, che nella classifica dei ricavi è seconda con 561 milioni, è valutato da Kpmg tra un minimo di 2.677 e un massimo di 2.840 milioni, il «punto medio» è pari a 2.758 milioni ed è la terza d’Europa. Quarto il Bayern Monaco con 2.153 milioni, quinto Arsenal con 1.663 milioni. Tra le prime dieci squadre cinque sono inglesi, due spagnole, una sola per Germania, Italia e Francia. In totale le italiane sono sette. Le successive in graduatoria sono Ssc Napoli alla quale Kpmg attribuisce un valore di 394 milioni (18ma), As Roma 358 milioni (19ma), Ss Lazio 233 milioni (23ma). Napoli più Roma e Lazio – secondo Kpmg – valgono 985 milioni, cioè quanto la Juventus (983 milioni). La Fiorentina è ultima tra le 32, valutata 156 milioni.
Il metodo di valutazione seguito può determinare valori molto diversi da quello di Borsa per i club quotati. Per esempio la Juventus, una delle tre italiane quotate, 323,9 milioni di ricavi nel bilancio al 30 giugno 2015, adesso ha una capitalizzazione di Borsa (prezzo di un’azione moltiplicato per il 100% delle azioni) pari a 263 milioni e un indebitamento finanziario netto, dati al 31 marzo 2016, pari a 186 milioni: la somma dei due importi dà un totale di 449 milioni. Perché Kpmg attribuisce al club controllato da Exor un valore d’impresa di 983 milioni («punto medio» tra un minimo di 929 e un massimo di 1.038)? «Bisogna distinguere tra il prezzo e il valore, che nella teoria economica non coincidono», spiega Sartori.
Lo studio ha misurato il valore d’impresa delle squadre partendo dai ricavi dei club, «perché sono facilmente identificabili e meno volatili dei risultati economici», spiega Sartori. Kpmg ha applicato un multiplo dei ricavi basato su transazioni di mercato del passato e tiene conto anche delle quotazioni di Borsa, laddove disponibili. La formula elaborata da Kpmg tiene conto però di cinque parametri per riflettere le caratteristiche delle squadre: 1) redditività, calcolando il rapporto tra stipendi dei calciatori e di tutto il personale e ricavi; 2) popolarità, tenendo conto per esempio dei «follower» su Facebook; 3) potenziale sportivo, secondo il valore di mercato dei giocatori delle squadre calcolato da Transfermarkt; 4) diritti televisivi; 5) proprietà dello stadio.
La forza dei club inglesi nella classifica del valore d’impresa è in larga parte dovuta al valore molto elevato dei diritti tv raggiunto in Premier League: è stata raggiunta una somma pari a 2,4 miliardi di euro a stagione per il periodo 2016-2019, sottolinea Kpmg. È 2,5 volte il valore dei diritti collettivi venduti dalla Lega di Serie A. Con un valore di 10,17 miliardi, i 7 club inglesi rappresentano circa il 40% del totale delle 32 squadre. Anche l’Italia ha sette squadre in classifica, ma valgono il 70% dei club inglesi (3,1 miliardi). Nella classifica del valore l’Italia è superata anche da Spagna (6,6 miliardi) e Germania (3,6).