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 2016  maggio 25 Mercoledì calendario

Donnarumma tira le somme della sua prima stagione da grande

Continuare con Cristian Brocchi potrebbe essere la migliore soluzione per il futuro del Milan. È quanto dichiarato da Gigi Donnarumma, ospite dell’evento «Football Leader», in corso all’Hotel Saraceno di Amalfi dove, tra l’altro, è stato premiato come rivelazione dell’anno. Il giovane portiere rossonero è stato votato da una giuria formata dagli allenatori di Serie A e dai direttori delle tre testate giornalistiche sportive. «Mi chiedete del prossimo allenatore: la domanda dovreste rivolgerla a Galliani. Brocchi l’ho avuto negli Allievi e in Primavera, il suo metodo lo ha portato anche in prima squadra. Sarei felice se restasse lui anche se ringrazierò sempre Sinisa Mihajlovic per la fiducia che mi ha accordato».
La sconfitta nella finale di Coppa Italia ha rimesso nuovamente in discussione il progetto: la delusione è stata cocente.
«Siamo ancora tutti rammaricati per l’esito della finale, abbiamo dato il massimo e avremmo meritato di più. Non riesco a spiegarmi perché non abbiamo giocato più spesso come in occasione della partita contro la Juve. Probabilmente è stata una questione di testa, di mentalità».
Come giudica la sua stagione?
«Per me resta comunque straordinaria, esordire alla mia età in A non è da tutti. I consigli di Abbiati e Diego Lopez sono stati preziosissimi, sono contento di aver condiviso questa esperienza con loro. Certo, speravo in una convocazione in Nazionale. Ho cullato questo sogno fino all’ultimo, però sono felice di aver esordito con l’Under 21 e di sapere che Di Biagio punta su di me. L’obiettivo personale è quello di continuare a migliorare sempre, quello del Milan il prossimo anno deve essere il ritorno in Europa e poi si vedrà».
Se dovesse guardare avanti, nel futuro lontano, cosa immagina?
«Magari di stare ancora al Milan, con la fascia di capitano al braccio. Sarebbe il coronamento di un sogno che vivo da quando ero bambino».
Da più parti si parla di lei come del futuro erede di Gigi Buffon: una responsabilità niente male, le pare?
«Questo non lo so, lo dite voi. Però ammetto che i suoi complimenti sono quelli che mi hanno fatto più piacere».
Li ha ricevuti anche dal suo presidente: saranno stati graditi...
«Per la verità, me ne ha fatti tanti quest’anno. E mi ha dato anche diversi consigli, soprattutto riguardo ad orecchini e tatuaggi. Lui non vuole che io ne abbia ed in effetti non ne ho».
Si parla della cessione del Milan ai cinesi: cosa ne pensa?
«Non riesco proprio ad immaginarmi un Milan senza Berlusconi. E mi piace l’idea di un Milan giovane e italiano».
Lei è di Castellammare di Stabia, ad una manciata di chilometri da Napoli: deluso che non abbia vinto lo scudetto?
«Il Napoli è una grande società e una squadra tra le migliori del nostro campionato. Ha fatto benissimo, ma la sconfitta di Torino ha determinato il sorpasso dei bianconeri che hanno continuato fino alla fine con la serie di vittorie che nessuno è stato in grado di contrastare».