MilanoFinanza, 4 maggio 2016
Il Leicester ha vinto, i bookmakers ci hanno rimesso milioni di sterline
Il giorno dopo la vittoria del Leicester nella Premier League si fanno i conti. E il trionfo degli uomini di Claudio Ranieri risulta molto salato per i bookmaker inglesi, come William Hill e Ladbrokes & co. Il primo stima in 15 milioni di sterline il costo totale della vittoria del Leicester per l’industria delle scommesse britannica, con una perdita netta per i conti dei bookmaker di 10 milioni di sterline. Ma le stime sono le più diverse, il Daily Telegraph parla di 25 milioni di sterline, il Daily Mail di 20 milioni. Ancora più difficile è stimare il vero impatto sui conti di Ladbrokes&co del trionfo dei Foxes: Espn stima perdite per 7,7 milioni di sterline, ma va considerato che i bookmaker non dovranno pagare il premio sulle ben più numerose puntate su Chelsea, Man Utd e Manchester City. In principio fu la improvvida (con il senno di poi) scelta, fatta a inizio anno, di quotare la vittoria della squadra guidata da Claudio Ranieri ben 5.000/1. Una quota altissima, per un evento giudicato praticamente impossibile. Giusto per fare un confronto, Kim Kardashian presidente degli Usa è quotata 2.000 a 1, come la ricomparsa di Elvis Presley vivo e vegeto; il ritrovamento inconfutabile del mostro di Loch Ness era giudicato addirittura dieci volte più probabile. Ma quanti sono gli scommettitori che hanno effettivamente sbancato? William Hill dice di aver accettato 25 puntate a 5.000 contro 1, la più grande delle quali a Manchester, da 20 sterline, che ne frutta oggi 10 mila. Tuttavia non specifica quanti dei coraggiosi abbiano accettato il payout anticipato senza dubbio proposto dall’agenzia. Ladbrokes invece ha comunicato di aver accettato 47 scommesse alla quota massima e che 25 scommettitori hanno tenuto duro fino all’ultimo. Tra di loro ha detto di esserci, non si sa se scherzando o meno, anche l’attore Tom Hanks.
Non sono stati però questi pochi jackpot a cinque zeri ad affondare i conti degli allibratori, bensì il numero molto superiore di puntate fatte nel periodo tra dicembre e gennaio. In quelle settimane il Leicester guidava già la classifica e il sogno iniziava a farsi sempre più concreto, ma i bookmaker furono lenti ad abbassare le quote. Il 14 dicembre, dopo la vittoria della squadra di Ranieri (già capolista) sul Chelsea, William Hill pagava ancora 20 a 1 il Leicester campione e il 24 gennaio la quota non era ancora scesa sotto l’8 a 1. Insomma, credere nei sogni non costa nulla, ma non crederci (come William Hill e soci) può costare molto caro.