Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  maggio 04 Mercoledì calendario

I funzionari pubblici più stressati stanno a Ostia. Ma ora, per rilassarli, il municipio sciolto per mafia organizza corsi di bioenergia. Ovviamente durante l’orario lavorativo

Il X municipio, tra quelli della capitale, è quello con il più alto numero di lavoratori «stressati» e per venire incontro alle esigenze dei quasi 700 dipendenti sotto pressione l’amministrazione ha avviato lezioni di rilassamento muscolare. Tutto durante le ore di lavoro, ovviamente. Ma per chi prende parte al ciclo di sedute di bioenergetica potrebbe anche profilarsi il reato di interruzione di pubblico servizio. Una vicenda kafkiana quella che da alcuni giorni si sta svolgendo all’interno delle stanze del parlamentino di Ostia, quello sciolto per mafia e dove il rispetto dei regolamenti dovrebbe essere la norma. 
IL QUESTIONARIO
Il dato certo resta che i dipendenti del municipio di Ostia sono quelli che hanno riscontrato un livello di stress alto. A stabilirlo un’indagine interna del Campidoglio che sul finire della scorsa estate ha avviato un questionario per capire le condizioni in cui lavorano gli amministrativi del comune di Roma. Tecnicamente, si tratta del documento di valutazione di rischio stress da lavoro correlato ed è stato predisposto, come prevede la legge, dall’organizzazione delle Risorse umane di Roma Capitale. Una serie di domande che spaziano dalle ore che si trascorrono di fronte al computer, alla posizione assunta mentre si è seduti alla scrivania. I risultati sono stati poi analizzati dai responsabili del servizio di prevenzione e protezione del comune e dall’Inail e l’esito è stato da maglia nera per l’amministrazione del Lido. Per questo la direttrice Cinzia Esposito ha autorizzato una serie di seminari di bioenergetica. La norma li inquadra come “piano di miglioramento”, in realtà sono esercizi di terapia alternativa per respirare meglio e trovare il giusto equilibrio tra corpo e mente. Da lunedì scorso, gli uffici del municipio si sono trasformati in una sorta di palestra. Il primo giorno è toccato alla sala riunioni di fronte l’aula consiliare, ieri mattina è stata invece la volta dei servizi sociali. Anche in questo caso, il percorso è stato autorizzato dalla dirigente della struttura di via Passeroni. 
LO SPORTELLO
A tenerli una risorsa interna. «Il problema però – spiegano alcuni dipendenti- è che non siamo stati autorizzati personalmente a partecipare a questi corsi. Non posso certo abbandonare la mia postazione e lasciare la gente in attesa». «Sinceramente – ribatte stizzita un’impiegata- per seguire i corsi anti-stress sono costretta a lasciare sguarnito lo sportello. E chi glielo dice alle centinaia di utenti in fila?». Qualcuno ha risposto e si è presentato, con tuta al seguito, alle lezioni di mediazione corporea mentre altri hanno preferito non rischiare. «Il problema – riferiscono i responsabili – è legato proprio all’organizzazione. Ben vengano progetti del genere per il benessere del personale ma purché siano realizzati con criterio. Queste iniziative dovrebbero essere svolte in pausa pranzo».