Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  maggio 04 Mercoledì calendario

I 101 indagati del Pd, regione per regione

Il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, è solo l’ultimo della lista degli esponenti dem alle prese con la giustizia. Arrestato con l’ipotesi di turbativa d’asta per l’appalto per la gestione delle piscine comunali, Uggetti è in compagnia di altri 109 colleghi. Solo negli ultimi dieci giorni, altre due inchieste hanno terremotato il partito di Matteo Renzi: dal 26 aprile è indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, per concorso esterno in associazione camorristica, il leader del Pd campano, nonché consigliere regionale, Stefano Graziano. Quattro giorni dopo è toccato ad Antonio Bonafede, consigliere comunale dem di Siracusa: è stato arrestato a Pozzallo – Ragusa – mentre cercava di imbarcarsi su un traghetto per Malta con circa venti chili di droga. I
GUAI ROMANI
Non solo amministratori locali. A Roma tra componenti del governo, deputati e senatori, sono 18 i dem finiti nel mirino delle toghe. Gli ultimi sono stati Filippo Bubbico, viceministro dell’Interno, e Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute. Il primo è stato indagato, nell’ambito del caso dell’università Kore di Enna, per il trasferimento a Isernia del prefetto della città, Fernando Guida. Il secondo, invece, è indagato per induzione indebita nell’ambito dell’inchiesta della procura di Potenza sul «caso petrolio». Poi ci sono i deputati (nove) e i senatori (sette) sotto inchiesta per vicende relative ai loro trascorsi come consiglieri regionali. La maggior parte di loro dovrà rispondere delle «spese pazze» delle Regioni. Gli inquilini di Montecitorio indagati sono: Marco Di Stefano, Demetrio Battaglia, Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Paola Bragantini, Luisa Bossa, Nicodemo Oliverio, Siro Marroccu e Marco Meloni. A fargli compagnia, i senatori Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia, Daniela Valentini, Silvio Lai e Claudio Broglia. Il territorio è il ventre molle del Pd: dal Piemonte alla Sicilia, passando per Toscana e Lazio, non c’è una Regione in cui il Pd non sia sotto inchiesta.
 
PIEMONTE
Nel mirino delle toghe ci sono soprattutto le presunte irregolarità commesse alle elezioni amministrative del 2011 e del 2014. Per Maura Forte, sindaco di Vercelli, e Giovanni Corgnati, consigliere regionale, c’è l’accusa di aver falsificato le firme per le candidature alle Provinciali del 2011. A Vercelli è sotto processo anche Davide Sandalo, ex presidente del Consiglio comunale di Casale Monferrato. A Verbania è stato indagato l’ex vicesindaco, Giuseppe Grieco, e l’ex presidente del Consiglio comunale, Diego Brignoli. Il consigliere regionale Daniele Valle, invece, ha patteggiato sei mesi per le firme false a sostegno della candidatura di Sergio Chiamparino nel 2014. Sono sotto inchiesta anche il consigliere regionale Andrea Stara e quello circoscrizionale Rocco Fiorio.
LOMBARDIA
Tiziano Butturini, ex sindaco di Trezzano sul Naviglio, ha patteggiato 2 anni e 5 mesi. Mentre Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano, assolto dall’accusa di finanziamento illecito, si è avvalso della prescrizione per corruzione e concussione. Per le «spese pazze», il capogruppo regionale, Luca Gaffuri, è stato rinviato a giudizio. Già condannati Carlo Spreafico (2 anni) e Angelo Costanzo (1 anno e 6 mesi). Sono ancora in attesa di completare l’iter giudiziario l’ex consigliere comunale di Rho, Luigi Addisi (abuso d’ufficio), il consigliere regionale Massimo D’Avolio (abuso d’ufficio), il sindaco di Brenta, Gianpietro Ballardin (favoreggiamento e falso), e quello di Pero, Maria Rosa Belotti (abuso d’ufficio).
LIGURIA
Per le spese del Consiglio regionale al tempo di Claudio Burlando, è stato rinviato a giudizio Antonino Miceli, ex capogruppo del Pd. Per le alluvioni, sono sotto inchiesta l’ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi, e l’ex assessore alla Protezione civile, Raffaella Paita. La giunta Burlando è indagata per la centrale a carbone di Vado Ligure.
EMILIA ROMAGNA
Il sindaco uscente, ricandidato, Virginio Merola, è sotto inchiesta per omissione d’atti d’ufficio per il mancato sgombero di un’occupazione. A giugno prenderà il via il processo bis in appello per l’ex governatore Vasco Errani, assolto in primo grado sul caso della coop Terremerse. A Rimini il sindaco, Andrea Gnassi, è accusato di associazione a delinquere e truffa nell’inchiesta sul fallimento di Aeradria, società che gestiva l’aeroporto. Poi ci sono 13 ex consiglieri regionali accusati di peculato per le spese regionali. VENETO Giorgio Orsoni, ex sindaco di Venezia, è imputato per finanziamento illecito ai partiti. Il tesoriere locale del Pd, Giampietro Marchese, nell’ambito dell’inchiesta sul Mose ha patteggiato 11 mesi e 20mila euro di multa.
TOSCANA
A Firenze Gianni Biagi, ex assessore comunale all’Urbanistica, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per corruzione. L’ex collega Graziano Cioni, ex assessore alla Sicurezza, ha preso un anno e un mese. Mentre Alberto Formigli, ex capogruppo pd in Consiglio, ha incassato una condanna in primo grado di tre anni e 9 mesi per corruzione e peculato. L’ex sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, è stato condannato in via definitiva a un anno e mezzo per omicidio colposo per la morte di una giovane ricercatrice precipitata da Forte Belvedere. Il sindaco di Siena, Bruno Valentini, è indagato per falso in atto pubblico, abuso di ufficio e truffa. A Livorno sono indagati per la gestione dell’azienda dei rifiuti l’ex sindaco, Alessandro Cosimi, e gli assessori Bruno Picchi e Walter Nebbiai.
LAZIO
Maledetta Mafia Capitale. Daniele Ozzimo, ex assessore dem, lo scorso 7 gennaio è stato condannato in primo grado a 2 anni e 2 mesi per corruzione. Tra i 46 imputati c’è l’ex presidente del Consiglio comunale, Mirko Coratti, accusato di corruzione. Indagati anche Andrea Tassone, ex presidente del X municipio (Ostia) e Pierpaolo Pedetti, ex presidente della commissione Patrimonio del Comune, accusato di corruzione e turbativa d’asta. Nell’ambito dell’indagine sulle spese della Regione è indagato il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, marito di Monica Cirinnà. Già condannato in primo grado,per appropriazione indebita, l’ex senatore Luigi Lusi, rischia due processi (su scontrini e onlus Imagine) anche Ignazio Marino, ex sindaco della Capitale.
ITALIA CENTRALE
Nelle Marche, per le spese regionali, la procura di Ancona ha indagato l’ex presidente del Consiglio, Vittoriano Solazzi (ex Pd), e l’assessore dell’attuale giunta Angelo Sciapichetti. In Umbria sono sotto inchiesta il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo (smaltimento discarica), e il vicegovernatore Fabio Paparelli (stabilizzazioni sospette di personale della Provincia). In Abruzzo l’ex vicesindaco dell’Aquila, Roberto Riga, è finito ai domiciliari per presunte tangenti per i lavori all’oratorio Don Bosco.
PUGLIA
Finora sempre prosciolto, ad Alberto Tedesco, ex assessore regionale alla Sanità, manca un processo. L’ex sindaco di Brindisi, Domenico Consales, è ai domiciliari con l’accusa di aver intascato tangenti. L’ex presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, e il suo assessore all’Ambiente, Michele Conserva, sono accusati di pressioni sulla Provincia per la concessione di autorizzazioni all’Ilva. Nella stessa indagine è accusato di favoreggiamento Donato Pentassuglia, ex assessore di Nichi Vendola. Due consiglieri regionali, Fabiano Amati e Ernesto Abaterusso, sono stati condannati rispettivamente in appello e primo grado a 6 mesi e a un anno e 6 mesi per tentato abuso d’ufficio e truffa all’Inps.
BASILICATA
Il presidente della Regione, Marcello Pittella, è imputato in Rimborsopoli ed è indagato per corruzione elettorale nell’inchiesta sul dissesto di Potenza. Per il crac sono indagati anche gli ex assessori Giuseppe Ginefra e Federico Pace. Per lo scandalo dei rimborsi è stato rinviato a giudizio anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Braia.
CAMPANIA
Nel mirino c’è Vincenzo De Luca, presidente della Regione. Sul suo capo pendono più inchieste: associazione a delinquere e tentata concussione per il progetto Seapark di Salerno; abuso d’ufficio per la realizzazione del Crescent; concussione per induzione per la trattativa sulla sentenza del giudice civile che lo ha mantenuto in carica nonostante la legge Severino. Con lui sono indagati tre suoi collaboratori. Antonio Bassolino è indagato per peculato; mentre Enrico Fabozzi, ex consigliere regionale, è stato condannato in primo grado a 10 anni per concorso esterno in associazione camorristica. Poi i sindaci: quello di Ischia, Giosy Ferrandino, è imputato per le presunte tangenti di Cpl Concordia; quello di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, ha ricevuto un avviso di conclusione indagine.
CALABRIA
L’ex consigliere regionale Sandro Principe è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale aggravata e concorso esterno in associazione per delinquere. Per corruzione elettorale e voto di scambio è sotto accusa Orlandino Greco, consigliere regionale, mentre Michelangelo Mirabello è stato rinviato a giudizio per concorso in bancarotta. Per Rimborsopoli ha passato 9 mesi agli arresti domiciliari l’ex assessore regionale Nino De Gaetano. Per la stessa indagine sono indagati Nicola Adamo, ex consigliere regionale, Antonio Scalzo, ex presidente del Consiglio regionale, Carlo Guccione, ex assessore, e Vincenzo Ciconte, ex vicegovernatore.
SICILIA
Vladimiro Crisafulli, ex senatore del Pd, è indagato a Enna per abuso d’ufficio e occupazione abusiva di suolo pubblico. A dicembre ha ricevuto un nuovo avviso di garanzia per una distrazione di fondi destinati all’università Kore e a Roma dovrà rispondere di abuso di ufficio per il trasferimento del prefetto di Enna, Guida. Con Elio Galvagno, ex deputato regionale, Crisafulli è stato anche condannato a due mesi per un blocco dell’autostrada Palermo-Catania nel 2010. A Marsala è sotto processo per voto di scambio il consigliere comunale Vito Daniele Cimiotta; a Trapani è a giudizio Nino Papania per associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio. L’ex consigliere regionale Gaspare Vitrano è stato condannato a sette anni per concussione per una mazzetta di 10mila euro.
SARDEGNA
Renato Soru, segretario regionale del Pd ed europarlamentare, è accusato di evasione fiscale. L’ex governatore è indagato anche false comunicazioni sociali. Francesca Barracciu, rinviata a giudizio per peculato per le spese dei gruppi regionali, si è dovuta dimettere da sottosegretario alla Cultura. Per lo stesso motivo l’ex consigliere regionale Beniamino Scarpa è stato condannato in primo grado a 4 anni e mezzo di reclusione.