Corriere della Sera, 3 maggio 2016
Il terzo attentato a Vittorio Emanuele III, in Albania
Caro Romano,
ho letto in particolare la sua risposta sugli attentati politici nella storia d’Italia e mi permetto di segnalare, per completezza, un terzo attentato subito da Vittorio Emanuele III nel 1941 così descritto da U. d’Andrea nel volume La fine del Regno: «Quando si recò a visitare l’Albania dopo l’annessione, un esaltato gli sparò contro. Era il terzo attentato contro la sua vita: quello del muratore d’Alba, quello misterioso, ma non troppo, di Milano, e ora questo di un ignoto albanese; rimase impassibile, trattenne la mano del presidente del Consiglio albanese Shefquet Verlaci che sedeva al suo fianco e che voleva sparare all’attentatore». L’episodio è anche riferito da G. Artieri – P. Cacace nel volume Elena e Vittorio, dove sono anche precisati il numero (5) delle revolverate andate a vuoto, il nome dell’attentatore (Mihailoff) e il commento del Re: «Spara ben male quel ragazzo».
Carlo Orlando
Novara
Grazie. Probabilmente sulla stampa del tempo non si volle dare pubblicità all’evento.