Il Messaggero, 3 maggio 2016
Ci sono i Radiohead che spariscono dal web, c’è Beyoncé che spiattella i tradimenti di Jay-Z e c’è Rihanna che si è comprata un milione di download della sua canzone per scalare le classifiche. Storie di artisti pronti a tutto pur di vendere un disco
Esserci o non esserci? I Radiohead l’hanno risolta così: si sono cancellati da internet. Un gruppo con quel nome che esce dal villaggio globale virtuale non può che agitare un gran can can (e soprattutto proprio sul web). Muto il sito della band, bianca la pagina facebook e twitter, immacolati i siti e i social dei vari componenti. Un colpo di sole? No, più semplicemente Thom Yorke e soci hanno fatto una bella pensata: andare controcorrente per far parlare di sé. E, ovviamente, ci sono riusciti.
Resta la domanda, perché? Presto detto: i Radiohead, dopo cinque anni, stanno per ripartire con 15 pezzi che potrebbero uscire a giugno, così almeno si è lasciato scappare (ma non sono seguite conferme) Brian Message, uno dei manager del gruppo che dal 20 maggio sarà in tour in Europa (debutto ad Amsterdam, ma niente Italia). Gli indizi, in questo senso, sono molti a partire dalla creazione di una nuova società legata al gruppo, che fa così per ogni disco e tour in partenza. Ma il più sostanzioso segnale è la sparizione da internet, domenica. Quale migliore occasione per sorprendere ancora una volta?
La strategia ha dei precedenti, a cominciare daIn Rainbows nel 2007, reso disponibile a offerta libera per il download in piena crisi del mondo discografico alle prese con la pirateria musicale (e l’incasso fu di 3 milioni di dollari). Più o meno allo stesso modo è stato lanciato il secondo cd solista di Tom Yorke, Tomorrow’s Modern Boxes, distribuito a 6 dollari nel 2014 attraverso il servizio di file sharing pirata BitTorrent (e funzionò: 4 milioni e mezzo di download in quattro mesi). E lo stesso ultimo album, The King of the Limbs, è stato venduto sul sito della band prima che nei negozi e negli store digitali. Staremo a vedere: una delle ipotesi che si fanno, comunque, è che il sito e le pagine social possano riaccendersi in concomitanza dell’uscita del disco.
GIOVANNA D’ARCODel resto è da tempo che nella musica, visti i tempi grami, tutto è lecito pur di movimentare l’attenzione. Viene in mente la discussa operazione degli U2 con Songs of innocence, trasformato in regalo per i clienti di iTunes store della Apple. Ma l’operazione, sicuramente redditizia per Bono e soci, si è poi trasformata in un boomerang con lo stesso frontman della band pronto a dichiarare: «Siamo stati un po’ megalomani».
Il colpo mediaticamente più forte, negli ultimi tempi, però l’ha fatto Beyoncè con il suo nuovo album Lemonade che l’ha trasformata in una sorta di Giovanna d’Arco della musica, un’eroina femminile, per aver messo in piazza e in musica i tradimenti del suo ex marito Jay-Z (ma l’album è andato in anteprima proprio su Tidal, la piattaforma del rapper). Un visual concept album illustrato da video in cui la cantante texana a un certo punto sfascia vetrine e auto impugnando una mazza da baseball perché infuriata con le presunte amanti del marito. Detto che Beyoncè il 18 luglio sarà in Italia a San Siro (si spera non armata di mazza), il disco, che allarga la sua rabbia in generale ai problemi razziali della comunità nera femminile, ha ricevuto una risposta dilagante dalla stampa cartacea e dai siti, un trionfo che prescinde dalla qualità musicale (si tratta comunque di un prodotto assai curato).
DOWNLOADAltro caso recente di forte impatto mediatico, l’uscita di Anti di Rihanna (anche lei quest’estate, l’11 luglio a Torino, il 13 a Milano), spinto da un accordo multimilionario (25 milioni) con la Samsung che non solo ha creato una app dedicata, ma ha finanziato l’acquisto di un milione di download su Tidal, facendo lievitare il disco nelle classifiche e fornendogli un formidabile lancio. Rihanna è una che non ha lesinato in passato colpi mediatici forti, puntando sull’esibizione del proprio corpo, simulando in scena rapporti sessuali, ma stavolta ha fatto le cose in modo scientifico. Così ecco il singolo Work, cantato con Drake, da 8 settimane in testa agli Hot 100 di Billboard, mentre in totale la cantante ha raggiunto le 100 settimane (come i Beatles). Nel frattempo sui rotocalchi impazza il suo love affair con Leonardo Di Caprio. Tutto fa brodo.