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 2016  aprile 29 Venerdì calendario

Secondo Ignazio Marino a Roma vincerà la Raggi

«Ecco a voi svelati i piani di Renzi». Ignazio Marino – ex sindaco di Roma cacciato dal Campidoglio per volontà del suo Pd con le dimissioni dei consiglieri dal notaio lo scorso ottobre – non nasconde una certa soddisfazione nel vedere avverarsi, col ritiro di Guido Bertolaso dalla corsa, alcune sue previsioni: «Magli elettori bocceranno questa trasformazione genetica operata da Matteo Renzi al Pd».
Berlusconi ritira Bertolaso e converge sul costruttore Alfio Marchini. È una riedizione del partito del cemento?
«Mi sembra un fatto più grave e più ampio di così, questa è una lettura solo locale. Hanno strumentalizzato una figura come quella del povero Bertolaso per convergere adesso su Marchini, proprio mentre è annunciata la visita di Denis Verdini alla sede nazionale del Pd, il Nazareno. È in corso un tentativo di trasformazione genetica del Pd, che però fallirà grazie al popolo degli elettori democratici».
È il Patto del Nazareno?
«Renzi non sta governando a caso con uomini e donne di Berlusconi come Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin. Gli elettori del Pd nel 2013 votarono per il centrosinistra. E adesso si ritrovano un partito sempre più simile alla De della prima Repubblica e un governo sempre più a destra. Non leggo nelle teste di Berlusconi, Verdini e Renzi ma mi pare chiaro e preoccupante il tentativo di annullare completamente la cultura e i valori del centrosinistra. Processo che procede a tappe, dal governo col centrodestra all’invito all’astensione al referendum sulle trivelle... e chissà cos’altro ci aspetta». Secondo lei Roberto Giachetti, candidato sindaco del Pd, è una vittima di questo gioco?
«E un attore consapevole, tanto consapevole che non ha voluto, come feci io, lasciare la sua poltrona di parlamentare e il relativo stipendio di ventimila euro. Perché sa in che direzione sta andando».
Cioè, Giachetti per lei è convinto di perdere?
«Molto convinto... la sua candidatura nasce da una frattura profonda della democrazia, come raccontato dalla stampa ci furono urla e pianti dei consiglieri comunali mentre i vertici del Pd li costringevano alle dimissioni dal notaio».
Quindi Marchini è la punta del partito della Nazione?
«Ahahahah, scusi se rido, ma per me Marchini può essere la punta solo sul cavallo mentre gioca a ima partita di polo. Ma nella loro ottica probabilmente sarà così... E adesso Marchini dovrà anche togliere i manifesti da Roma dove ha scritto “libero dai partiti”».
Accusa il Pd di intelligenza col nemico? Cosa succederà adesso?
«Non prevedo il futuro ma leggo il presente: Forza Italia ha umiliato Bertolaso, qualcuno nel gruppo dirigente del Pd ha già votato Marchini alle comunali del 2013, quando il candidato del partito ero io».
Ne ha contezza?
«Ho molti sospetti».
Chi vincerà le elezioni a Roma?
«Come affermano i Cinque Stelle mi pare che ci sia un complotto per far vincere Virginia Raggi».
Marino per chi vota?
«Aspetto di ascoltare le risposte dei candidati sui problemi della città».
Non vota per Fassina?
«Anche Stefano Fassina deve dire che intende fare per le aziende che non servono a Roma e sono in perdita: possiamo liberarcene o devono continuare a pagare i romani? Aspetto di sentire qualcosa sul ciclo dei rifiuti, non posso accettare ad esempio che il governatore Nicola Zingaretti dica che dello smaltimento se ne debba occupare il prossimo sindaco quando sarebbe un suo compito».
In Campania c’è una nuova questione morale con voti inquinati dalla camorra...
«I processi fatti sui giornali con le intercettazioni a volte non corrispondono alla realtà, detto questo il Giglio magico applica pesi e misure diversi caso per caso e una questione morde nel Pd c’è eccome».