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 2016  aprile 29 Venerdì calendario

Prince era sieropositivo?

La fonte della notizia non è propriamente autorevole, trattandosi del settimanale americano National Enquirer, il «tabloid da supermarket» noto per i titoli sensazionalistici ma anche per aver risolto alcuni casi di cronaca nera: i dettagli convincenti, però, sono troppo numerosi per essere ignorati. 
Prince sarebbe morto a 57 anni per una malattia che l’ha colpito a causa dell’Aids. Sieropositivo da circa vent’anni, aveva sviluppato la sindrome negli ultimi sei mesi e aveva rifiutato ogni cura, forse per motivi religiosi (dal 2003 era un Testimone di Geova). Se questa ipotesi fosse confermata, molti dubbi degli ultimi giorni troverebbero una risposta: il malore in aereo e il ricovero del 16 aprile a Moline, Illinois, potrebbe davvero essere stato causato dall’influenza, malattia virale che sarebbe dunque la causa diretta della morte, avvenuta nella casa-studio di Chanhassen, Minnesota, il 21 aprile. L’antidolorifico Percocet, dal quale secondo alcuni era dipendente, e che avrebbe avuto con sé al momento della morte, sarebbe stato necessario per calmare i dolori di cui soffriva. E la cancellazione del tour europeo, arrivata a novembre – si disse – per il timore di attacchi dopo la tragica notte del Bataclan, acquisterebbe tutt’altro significato. 
Il National Enquirer cita un anonimo testimone che avrebbe incontrato il musicista in farmacia pochi giorni fa, dove si era recato per acquistare farmaci contro l’influenza: «Chi era lì si è molto sorpreso di vederlo così a pezzi. Qualcuno gli ha detto: “Preghiamo per lei”. E lui: “Forse se aveste pregato per me un anno fa, ora sarebbe diverso. Comunque, grazie”. E se ne è andato con un saluto».
Prince avrebbe avuto dunque il tempo di prepararsi alla morte. Sarebbe arrivato a pesare meno di 40 chili, «la sua temperatura corporea è scesa fino a 34 gradi – ha raccontato una fonte anonima dell’industria musicale – i valori del sangue sono crollati, era debolissimo, spesso disorientato e non mangiava praticamente più nulla». E infine: «Il volto era giallastro, il collo flaccido, la punta delle dita giallo scuro». 
Prince si era avvicinato ai Testimoni di Geova una quindicina d’anni fa, quando nella sua band entrò il bassista Larry Graham, che aderisce al movimento millenarista: nel 2003 emersero i primi racconti di cittadini di Minneapolis che si erano ritrovati Prince alla porta impegnato nelle attività di proselitismo tipiche dei Testimoni di Geova, distribuzione di riviste inclusa. 
Mentre la dottrina dei Testimoni vieta le trasfusioni di sangue, appellandosi a diversi passi biblici (tra i quali, nel Levitico: «Non dovete mangiare il sangue di nessuna sorta di carne, perché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue. Chiunque lo mangi sarà stroncato»), sulle altre cure la scelta è lasciata alla coscienza del fedele. C’è anche chi sostiene che fino a un paio d’anni fa Prince avrebbe seguito diligentemente le indicazioni dei medici: la scelta di abbandonarsi alla volontà di Dio sia stata solamente sua.