Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  febbraio 12 Venerdì calendario

Quanto erano porno Voltaire, Maupassant, Diderot & Co.

Le orge di Alfred de Musset, le favole non per bambini di Jean de La Fontaine, i bordelli di Maupassant. Les classiques érotiques è una nuova collezione lanciata per scoprire il lato X di romanzieri, poeti, drammaturghi noti per tutt’altri classici della letteratura. L’iniziativa è della casa editrice La Bourdonnaye che ha voluto «mostrare il lato nascosto di grandi autori».
Centoventi volumi con copertina rosa che spaziano su quattro secoli con testi spesso inediti o rimasti confidenziali. In tempi i cui i romanzi erotici sono di nuovo di moda, la collana storica conferma che molto è stato già scritto e detto sui segreti dell’alcova. Anzi, secondo l’editore Benoît de la Bourdonnaye si tratta di osservare come il costume e la morale in altre epoche non fossero meno liberate di oggi. «Vogliamo anche mostrare», continua Bourdonnaye che ha aperto la casa editrice quattro anni fa, «come il lettore possa trovare uno stile nei racconti erotici ben più sofisticato e raffinato delle Cinquanta Sfumature».
Alcuni scritti sono così scabrosi che forse oggi faticherebbero a trovare un editore. I celebri autori scrivono passaggi sulla pedofilia, lo stupro, l’incesto, la necrofilia: una potenza di provocazione ancora intatta nel ventunesimo secolo della pornografia per tutti. La nuova collana francese propone scrittori già famosi per testi erotici come Sade, Masoch, Casanova. Ma la novità editoriale è in alcune chicche di cui molti lettori appassionati del genere non conoscevano neppure l’esistenza. Alphonse Lamartine firma nel 1828 Trois petits poème érotiques, brevi racconti con titoli abbastanza eloquenti come La Masturbomanie.
In Les bijoux indiscrets l’enciclopedista Diderot descrive la corte di Luigi XV facendo parlare il sesso di una donna. Guy de Maupassant racconta le sue visite frequenti tra case chiuse in A la feuille de rose, maison turque. In Le rideau levé ou l’éducation de Laure il rivoluzionario Mirabeau scrive nel 1786 un piccolo trattato sull’educazione sessuale di una giovane vergine che ha relazioni con il padre e poi s’innamora della governante di casa. Mirabeau, che ha contribuito a scrivere la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, sostiene che nessuna «fonte di voluttà» deve essere vietata e considerata immorale.
Nella collana si può anche entrare nell’immaginario erotico di Voltaire che sfoga la sua verve anticlericale in La pulcelle d’Orléans un poema di ventuno canti dai risvolti scabrosi e comici, pubblicati a Ginevra nel 1752. Alfred de Musset in
Gamiani narra le notti libertine della principessa Gamiani in giochi infiniti con due cortigiani Alcide e Fanny: l’autore ha tenuto a lungo nascosta l’esistenza del romanzo firmato nel 1833. Ma uno dei precursori nel genere è stato Jean de La Fontaine, conosciuto per le sue favole insegnate ai bambini. Nel lontano 1671 lo scrittore ha sfidato i censori scrivendo delle favole libertine in cui non si parla più di animali e la morale non è proprio consigliata ai minori.