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 2016  febbraio 10 Mercoledì calendario

Ulisses, un’odissea finita male. La squadra armena, ultima in classifica in seria A, rimasta senza allenatore. Lo hanno arrestato per scommesse

Sarà che da quelle parti, a Erevan, capitale dell’Armenia, i poemi omerici forse non sono inseriti nel programma della scuola dell’obbligo, e quindi magari non li conoscono benissimo, ma se è vero che il destino è nel nome allora la colpa è di chi nel 2006 ha avuto la pessima idea di cambiare quello vecchio, Dinamo-Zenith, che suonava forse un filo troppo sovietico, per passare al più pomposo Ulisses Football Club: è finita, ovviamente, con un’odissea. Oggi è la peggior squadra d’Europa, 2 punti in 15 partite nella Bardsragujn Chum, la A armena, media terrificante di 0,13 per gara, la miseria di 8 gol fatti e ben 37 subìti, quasi due e mezzo alla volta: dietro, fra tutte le massime serie di tutte e 54 le federazioni affiliate all’Uefa, non c’è nessuno. 
E mica è finita qui. Perché alla profonda crisi tecnica si è aggiunta quella finanziaria, forse addirittura peggiore. Tanto che il proprietario del club, un certo Valeri Hovhannisyan fra l’altro dirigente pure dei russi di serie B del Torpedo Armavir, il 3 febbraio sul profilo Facebook ufficiale del club ha annunciato che la squadra non si ripresenterà in campo nel girone di ritorno: «Durante l’inverno le abbiamo provate tutte – ha scritto —. A un certo punto sembrava che avremmo risolto i problemi ma non c’è stato nulla da fare. Mi spiace molto, io vivo un doppio dolore». Già, perché oltre all’odissea di risultati e societaria, c’è pure quella giudiziaria: per non farsi mancare niente l’Ulisses è finito dentro a una brutta storie di partite truccate. Come riportato dall’agenzia di stampa Arka, il 12 gennaio l’allenatore Gagik Simonyan è stato arrestato dal Servizio di Sicurezza Nazionale assieme al terzino Hayk Hunanyan e a un altro paio di tesserati, tutti accusati di violazione dell’articolo 201 del codice penale armeno («corruzione di partecipanti di sport professionisti»). 
Chissà come si dice «fiasco» in armeno. O «delusione». Perché gli esordi non erano stati neanche male: fondata nel 2000, a un certo punto la società biancorossa aveva creduto di poter far le cose in grande, e in realtà qualche buon risultato era anche arrivato, tipo la vittoria del campionato nel 2011, o le quattro partecipazioni ai primi turni di Europa League (l’estate scorsa è stata eliminata dal Birkirkara di Miccoli, 0-0 e 1-3). Poi, l’odissea. «Vi prego, ripensateci» scrive un tifoso su Facebook. Chissà, in fin dei conti anche Ulisse un giorno riuscì a tornare a casa.