26 gennaio 1915
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• Bergamo. Nella notte un cameriere disoccupato sulla piazza assassina la propria amante, poi si suicida
• Bergamo. Nella notte un cameriere disoccupato sulla piazza assassina la propria amante, poi si suicida.
• Santhià. Nella stazione un giovane facchino slanciatosi per salvare da investimento una ragazzina che era in mezzo ai binari, rimane a sua volta investito e schiacciato: lascia la moglie e due figli.
• Novi. I socialisti neutralisti con rumori ed interruzioni impediscono una conferenza del deputato Innocenzo Cappa in favore della guerra.
• Siena. Clamorosa dimostrazione di donne contro il rincaro del pane.
• Bari. Tumulto di donne per il rincaro del grano, delle farine, del pane.
• Cagliari. A Domus Novas certo Attilio Cerchi, reduce dalla Libia, per litigi privati pugnala a morte la fidanzata ed un’amica di lei.
• Marsiglia. Un soldato discutendo in un bar, adopera parole offensive per la neutralità dell’Italia provocando da parte della padrona e degli avventori tutti, severe parole di biasimo. Allora sguainata la baionetta egli si slancia contro la padrona ferendola, indi si rivolge contro gli avventori accorsi, ferendone alcuni. Uno dei feriti è moribondo. Fatto segno invano a colpi di rivoltella, il soldato finalmente viene ridotto all’impotenza e arrestato.
• Lisbona. In seguito ad ammutinamento di ufficiali dell’esercito e della marina al quale aderì il comandante della guardia repubblicana, il ministro della guerra, Perreira, e tutto il gabinetto dimettonsi. Il Presidente chiama a reggere il governo il generale Pimenta De Castro, che assume provvisoriamente la gerenza di tutti i portafogli.
• Vienna. L’Imperatore riceve in speciale udienza l’arciduca ereditario, arrivato la sera innanzi da Berlino e dal quartiere generale dell’imperatore Guglielmo. – Sono chiamati alla leva in massa i nati nel 1895 e 1896. – Oggi ritorna il ministro degli esteri, Burian, che il 24 e 25 fu al quartiere generale germanico presso l’imperatore Guglielmo.
• Berlino. A Johannisthal l’aviatore Müller, che da pochi giorni aveva fatto l’esame di pilota, si scontra col suo apparecchio con un altro montato dal luogotenente Bömer e dal furiere Konrad. L’urto, avvenuto all’altezza di 50 metri, è così forte che entrambi gli apparecchi si spezzano e cadono. I tre aviatori sono morti sul colpo [ill.it 7/2/1915].