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 1915  gennaio 24 Domenica calendario

La presa di Leopoli

 Ancora un libro sulla guerra; un libro tutto vibrante di cronaca immediata e riecheggiante, nella sua prosa sobria e colorita, i fragori della battaglia. È La presa di Leopoli, sotto il qual titolo Arnaldo Fraccaroli ha raccolto le sue corrispondenze dalla Galizia (Nei “Quaderni della Guerra Milano”, Treves, L. 3,50), notevolmente accresciute di capitoli inediti e di particolari nuovi. E il libro è ricco di pagine interessanti : da quelle che descrivono il viaggio dell’autore attraverso l’Ungheria pittoresca e che riproducono in modo cosi vivo la sensazione, quasi, della guerra attraverso il paese in armi, alle pagine in cui è riflessa la prima spensierata fiducia degli austriaci, magnificamente preparati ad invadere la Russia, ed è poi reso con efficacia lo spettacolo della enorme fiumana di russi, che si è precipitata nella Galizia e l’ha invasa. I fatti si seguono nell’ordine più atto a renderne chiaramente intelligibile la concatenazione, e il procedere degli effetti dalle cause. Cosi sono ben posti in luce i primi successi parziali di Dankl e di Auflenberg nella Galizia settentrionale e nella Polonia, onde appaia con evidenza lo stratagemma tentato dai russi per dividere l’esercito austriaco e batterlo separatamente; e infatti, l’esercito austriaco, battuto e ricacciato su Cracovia, muove ora di qui alla difesa. Il libro che dà ampia notizia della presa di Leopoli, dell’avanzata su Przemysl e dell’invasione della Galizia, termina dunque proprio dove la situazione attuale comincia: è in altri termini il racconto di ciò che occorre a ben intendere quanto in seguito accadrà.
 Il Fraccaroli, l’unico italiano ed anzi l’unico straniero al quale sia stato permesso di muoversi abbastanza liberamente in Galizia (e sulla condizione dei giornalisti nella guerra di Galizia egli scrive qui pagine interessanti), ha arricchito il suo volume di molte fotografie, parecchie delle quali furono prese sulla linea del fuoco.