Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  novembre 26 Giovedì calendario

Anas investe 20 miliardi per rifare le strade e aprire nuovi cantieri

Vale oltre 20 miliardi di euro il nuovo piano pluriennale dell’Anas che di qui al 2019 ha programmato interventi su ben 3.600 chilometri di strade: 8,8 miliardi serviranno al completamento di itinerari, 8,2 miliardi (40,6%) sono invece destinati a interventi di manutenzione straordinaria e opere di messa in sicurezza, mentre i restanti 3,2 miliardi (15,7%) verranno destinati alla realizzazione di nuove opere.
«Nella legge di stabilità sono previsti quasi sette miliardi per gli investimenti che l’Anas destinerà al recupero della rete stradale», ha spiegato ieri il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani illustrando il nuovo piano alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio, del presidente della Conferenza delle Regioni Chiamparino e del presidente del Consiglio dell’Anci Enzo Bianco.
Armani punta innanzitutto a recuperare il gap di manutenzione che si è accumulato nel tempo indirizzando gli interventi soprattutto sul Mezzogiorno, che assorbirà circa il 60% dei nuovi investimenti. In questa chiave «i finanziamenti annuali e pluriennali ci permetteranno di recuperare terreno: ora che abbiamo certezze di finanziamenti eviteremo il rischio di interruzioni di cantieri su percorsi molto lunghi». Di fatto questa è una vera e propria svolta rispetto al passato, quando la programmazione basata sulle disponibilità finanziarie legate al contesto politico del momento costringeva l’azienda a interventi a macchia di leopardo e a lasciare incompiute molte opere.
«Si tratta di un cambio di passo notevole – ha confermato il ministro Delrio -. Al centro c’è la manutenzione e cura di una rete stradale che ha bisogno di interventi massicci. Nel piano quinquennale quindi c’è soprattutto la manutenzione e il completamento degli itinerari, di quelle opere ritenuti utili dai cittadini». Delrio ha poi escluso che il governo pensi di privatizzare a breve anche l’Anas visto che «in questo momento abbiamo altri problemi».
In dettaglio l’Anas conta di realizzare 204 km di nuove opere, di effettuare manutenzione straordinaria su altri 2.919 chilometri e di completare 520 km di itinerari. Per quest’anno il piano prevede 254 interventi per un controvalore di 1,11 miliardi: 55 al Nord, 47 al centro e 152 al Sud.
Gli impegni maggiori nel quadriennio 2015-2019 riguardano invece la Salerno-Reggio Calabria, che assorbirà 1,76 miliardi, la Orte-Mestre (1,67 miliardi), la statale 106 Jonica 81,5), la A19 Palermo-Catania (872 milioni), la statale 372 Telesina (658) e la Statale 16 Adriatica (593 ). Ma per migliorare l’accessibilità all’aeroporto di Malpensa verranno investiti 383 milioni, 374 sulla via Emilia e 349 sul Gra di Roma.