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 2015  novembre 25 Mercoledì calendario

Per la partita del Psg a Malmoe, Ibrahimovic ha affittato la piazza principale e ha fatto installare un maxischermo

Più che una partita, un evento. E anche una festa. Tra stadio e strada. Come l’anima dell’unico vero protagonista della serata: Zlatan Ibrahimovic che per la prima volta da avversario torna nella sua Malmoe (nel 2011 vi giocò col Milan, ma in amichevole) e che per l’occasione ha fatto le cose in grande. La stella del Psg infatti ha affittato la piazza centrale della città e fatto montare un grande schermo perché tutti i suoi fan possano godersi in diretta lo show. Anche quelli rimasti senza biglietto, il cui prezzo è schizzato alle stelle: oltre 2100 euro sul mercato nero. Il costo per vivere il ritorno dello svedese che lasciò Malmoe 14 anni fa, per spiccare il volo nel calcio internazionale: «L’ideale – dice Ibra – sarebbe segnare una tripletta e sentire tutti i tifosi scandire il mio nome». Solita megalomania, assecondata però dai suoi stessi concittadini. Ieri sera, il grattacielo Turning Torso che domina l’orizzonte di Malmoe era illuminato con una «Z» gigante, in onore dell’eroe di casa. E anche Ibrahimovic ne è rimasto sorpreso e lusingato: «Mai avrei immaginato da ragazzo una cosa del genere».
PIù FORTE DELLA PAURA Ma il calcio regala destini imprevedibili come quello appunto dell’attaccante del Psg, partito dal quartiere popolare di Rosengard dove è considerato un eroe e un esempio da seguire da centinaia di ragazzini: «Sono anni che gioco e cerco di essere un modello – spiega Ibrahimovic –, anche per loro. Ma la chiave di tutto è restare se stessi e io lo sono sempre stato». Un modello, in fondo, Ibrahimovic lo è anche di integrazione, di successo di un figlio di immigrati come quelli che continuano ad arrivare a centinaia a Malmoe, sfuggendo magari l’orrore dell’Isis o di altre guerre. E mettendo a dura prova anche le strutture di un comune che ha deciso di mantenere lo stesso l’evento in piazza, nonostante l’allerta attentati sia passata al 4° grado su 5: «Sarà un modo per dimostrare che siamo una società aperta – spiegano dal municipio – nei valori di libertà, eguaglianza, fratellanza».
SUITE zlatan Gli stessi della Francia e della Parigi ferita dagli attentati che hanno ucciso 130 persone, ferendone altre 350. A loro il Psg renderà omaggio stasera con una maglia speciale: niente sponsor, ma la scritta «Je Suis Paris» sul petto. Con questa casacca, Ibrahimovic potrebbe entrare ancor di più nella storia del club, polverizzando magari con la sua sognata tripletta il record di reti in Europa di Weah (16). Gol che Ibrahimovic festeggerebbe comunque, contro la squadra che gli diede i natali calcistici: «Qualcosa farò, ma lo deciderò sul momento. E sarà emozionante». Come per i 24mila tifosi dello Swedbank Stadion e per i 10mila attesi in piazza centrale. Nonostante le condizioni meteo non ideali. Vi saranno vendute altre maglie speciali, a 10 euro l’una da devolvere in beneficenza, con impressi i nomi delle città dove Ibra ha vissuto. Tappe dell’ascesa del fuoriclasse amato e odiato. Di sicuro adulato in patria dove l’appuntamento di stasera ha riempito pagine di giornali e occupato i notiziari di radio e tv. Tanto da innervosire qualche giocatore del Malmoe, come il difensore Bengtsson: «Si parla troppo del suo ritorno e troppo poco della partita». Inevitabile, visto che anche nel blindatissimo Clarion hotel del Psg, c’è pure la suite Zlatan: mille euro a notte con vista dominante su tutta la città, ovviamente.