1 novembre 2015
Precipita un aereo russo nel Sinai: 224 morti • Dopo sei mesi chiude l’Expo 2015 • Il primo giorno di Marino senza fascia da sindaco • Scientology a Milano • Il litografo ammazzato da un vigile
Aereo Precipita nel Sinai un airbus 321-200 della Metrojet che volava da Sharm el Sheik a San Pietroburgo: morti il pilota e gli altri 223 a bordo, quasi tutti russi, diciassette bambini compresi. Alla torre di controllo del Cairo, dicono d’aver sentito solo la voce agitata del comandante Valery Nemov: abbiamo un problema tecnico, tentiamo d’atterrare a El Arish... L’ultima comunicazione. Le squadre militari egiziane hanno trovato l’aereo spezzato in due parti: la coda bruciata, la carlinga accartocciata. Centoventi passeggeri erano ancora legati ai sedili: nelle tasche di alcuni continuavano a squillare i cellulari, un soccorritore ha detto d’aver udito lamenti fra le lamiere fumanti. Gli altri corpi erano semicarbonizzati, sparsi fino a quattro chilometri. L’aereo s’è schiantato nella zona di Hassana: mancavano 70 chilometri alla pista, all’atterraggio d’emergenza. L’Isis, poche ore dopo, ha rivendicato «in risposta agli attacchi russi che hanno ucciso centinaia di musulmani in Siria». C’è in rete un video: sul sonoro — «voi che ammazzate sarete ammazzati!...» —, si vede un aereo precipitare dopo essere stato colpito. Egiziani e russi, che indagano insieme dopo una telefonata fra il generale Al Sisi e Putin, giurano che è falso: probabilmente è stato un incidente, assicura il premier cairota Sherif Ismail, in mano le due scatole nere. «Nessun’attività irregolare», niente attentati (Battistini, Cds).
Expo Dopo sei mesi chiude chiude l’Expo 2015 di Milano con un successo internazionale per il nostro Paese e circa 21 milioni di visitatori. Le parole del presidente Mattarella: «L’Italia vince se è consapevole del valore della sua unità», «l’Italia vince se è capace di sanare le fratture anziché approfondirle», «l’Esposizione ci lascia un’eredità: l’inizio di un nuovo impegno civico, un ponte verso il futuro» (Foschini e Rossi, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Marino 1 Ignazio Marino, da poche ore ex sindaco di Roma, pluriaccoltellato — stando alle sue parole — ma sereno, nel suo primo giorno senza fascia si è regalato una passeggiata tra la gente della «mia città» e una coppa «fragole e lampone» da Giolitti, la storica gelateria del centro di Roma (Caccia, Cds).
Marino 2 Replica di Renzi a Marino, che aveva parlato di 26 accoltellatori e di un mandante: «Ora ridaremo fiducia ai romani. Ma quale mandante! Nessun complotto contro Ignazio Marino, i 26 consiglieri si sono dimessi per porre fine a questo balletto, hanno rinunciato alla poltrona con un grande gesto di stile...». Tra i due è gelo totale, e Marino ha scritto su Facebook: «Con le sue dichiarazioni il presidente del Consiglio conferma di avere un’idea sommaria e insufficiente della situazione di Roma. E ignora i tanti interventi di cambiamento radicale che insieme alla Giunta abbiamo fatto. Dispiace anche che il contrasto alla corruzione, alle tangenti, al malaffare trovato non vengano considerati da lui degni di nota» (ibidem).
Scientology Inaugurata a Milano, davanti a tremile fedeli, una nuova sede di Scientology. Un enorme edificio da 25 milioni di euro, cinque piani e 268 finestre su viale Fulvio Testi. Sir David Miscavige, presidente del consiglio di amministrazione di Scientology nonché allievo e amico di Ron Hubbard, lo scrittore di fantascienza che negli anni 50 fondò il movimento religioso: «Oggi è l’inizio dell’Eterno», la «scintilla da cui parte la fiamma che divamperà nella nazione», «dalle montagne di Torino ai colli di Roma», verso «un Rinascimento senza precedenti in Italia». Un evento di cui «non sapevamo nulla» e a cui «non siamo stati invitati» fanno sapere dalla Diocesi per bocca del vicario episcopale Luca Bressan, cioè il delegato del cardinale Angelo Scola. Bressan ha infatti ieri ammonito i vertici dell’organizzazione americana: «Vigileremo su quelle forme di proselitismo che attentano alla libertà di scelta religiosa degli individui che hanno già riguardato Scientology in passato, anche con problematiche di tipo legale». Secco è il commento della Diocesi quando si parla di denaro, e delle quote che, secondo la letteratura anti Scientology, bisogna donare per poter accedere ai livelli superiori del «sapere»: «È il contrario di quello che ogni giorno dice Papa Francesco» dice Bressan, pur specificando «il rispetto portato per ogni confessione» anche se bisognerà «misurarsi sul concetto di religione e sulla capacità di lavorare davvero per la pace e per la lotta alle povertà». «Noi speriamo in un dialogo costruttivo che faccia maturare tutti» conclude Bressan (Valtolina, Cds)
Delitto Gianfranco Ambrosoni, 53 anni. Ex litografo, residente a Bussero, nell’hinterland milanese, separato e padre di due figli, aveva avuto problemi di droga. Nell’archivio delle forze dell’ordine c’è anche una denuncia presentata dalla ex moglie nel 2006 per maltrattamenti, vicenda poi conclusa senza esiti giudiziari. Negli ultimi tempi, raccontano gli amici, «era tornato in carreggiata» e aveva trovato lavoro in una ditta di Capriate. Spesso discuteva col vigile Salvatore Empoli, 44 anni, una segnalazione per stupefacenti, da tutti descritto come un esaltato che diceva di «avere parecchia roba tra le mani» e si vantava di possedere pitbull e pistole. L’altra sera il vigile, nel bar Station di Bussero, probabilmente ubriaco, litigò per qualche sciocchezza con un altro cliente. Ambrosoni si mise in mezzo e lo insultò, l’altro andò via, tornò armato, lo attese per diversi minuti in strada, e quando lo vide lo affiancò con la sua auto e gli sparò sei colpi alla testa. Venerdì 30 ottobre, alle 10 di sera, in viale Europa a Bussero, nell’hinterland milanese.
(a cura di Roberta Mercuri)