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 2015  novembre 01 Domenica calendario

Frank Sinatra voleva che la mafia uccidesse Woody Allen

Il cantante Frank Sinatra avrebbe chiesto nel 1993 alla mafia di uccidere Woody Allen per punirlo dell’oltraggioso comportamento del regista nei confronti della compagna Mia Farrow, che aveva scoperto la relazione con la sua figlia adottiva Soon-Yi.
La Farrow, che era stata sposata per due anni con Sinatra, lo aveva chiamato disperata per chiedergli aiuto e The Voice, il cui carattere non ammetteva mezze misure, aveva contattato gli amici del Mob perché gli dessero una bella lezione, o magari qualcosa di più.
La clamorosa rivelazione è contenuta nel libro di David Evanier Woody, The Biography, che uscirà negli Stati Uniti fra una settimana e del quale il Daily Mail ha avuto una anticipazione. Evanier, che si dichiara un ammiratore di Woody Allen, afferma di avere avuto accesso a testimonianze raccolte in ambienti vicini alla mafia e tra attori e registi di Hollywood.
La stessa Mia Farrow, nella causa contro Allen per le molestie a Soon-Yi, aveva testimoniato che un suo ex marito aveva proposto di fare spezzare le gambe al regista, ma non aveva specificato se si trattava di Frank Sinatra o del compositore André Previn, con il quale aveva adottato la bambina coreana. Subito dopo, aveva comunque detto al giudice che «si trattava solo di uno scherzo».
La Farrow ha sempre descritto Frank Sinatra come un grande tenerone, che nascondeva un carattere dolce dietro a una maschera da duro. Lo definiva un campione della «Sicilian propriety», la decenza e il decoro siciliani che si basano su di un particolare senso della giustizia e non sopportano gli oltraggi. Nel suo libro, Evanier cita la testimonianza di Len Triola, un produttore di concerti, che ripete quanto gli aveva detto il cantante Frankie Randall: il suo grande amico Sinatra era davvero deciso a tutto e ripeteva in continuazione che desiderava di vedere Woody «rubbed out» (cancellato, ucciso, nel gergo della criminalità) e «clipped» (tagliato, eliminato).
Ol’ Blue Eyes era furibondo per come Woody Allen si era comportato e per le foto pornografiche Polaroid di Soon-Yi che la Farrow diceva di avere trovato nel suo studio. E poi aveva sempre sospettato che Woody avesse voluto prendersi gioco di lui con il personaggio di Lou Canova, il cantante vicino alla mafia protagonista del film del 1984 Broadway Danny Rose. In ogni caso, anche se avevano divorziato ormai vent’anni prima, Frank era ancora molto legato a Mia Farrow. Ogni giorno telefonava a tre persone: a sua moglie, a sua figlia Nancy e a Mia.
Frank avrebbe dunque chiamato i vecchi amici di Las Vegas, scoprendo però che molti erano morti o erano in prigione. I nuovi capi non erano disponibili a un’azione così clamorosa, che avrebbe portato solo guai: non si uccide un regista famoso perché tradisce la moglie, anche se lo fa con la figlia adottiva. Woody Allen, che è accusato dalla Farrow di avere molestato anche un’altra figlia adottiva, Dylan, ha sempre avuto con le donne rapporti molto più complessi di quelli che ci mostra nei film. Si è sposato la prima volta a 20 anni, ancora vergine, e ha divorziato da due mogli prima di incontrare Diane Keaton, con la quale ha avuto una relazione, e Mia Farrow, che non ha mai sposato ma che è stata la sua compagna per 12 anni.
Si dice che abbia ripetutamente tradito ogni donna con la quale è stato e la sua relazione più seria si è alla fine dimostrata proprio quella con Soon-Yi, che ha sposato nel 1997 e che è ancora sua moglie. Ma, in fatto di tradimenti, forse anche Mia Farrow ha qualcosa da farsi perdonare: il figlio che ha avuto quando stava con Woody, Ronan, ha due bellissimi occhi azzurri e ancora si discute se somiglino a quelli del regista o a quelli di Ol’ Blue Eyes.